Campione d'Italia e Cantù, il giorno delle dimissioni dei sindaci

Coincidenza nei due Comuni comaschi: per motivi diversi ma entrambi andranno a elezioni anticipate

Roberto Salmoiraghi, sindaco di Campione d'Italia

Roberto Salmoiraghi, sindaco di Campione d'Italia

Campione d'Italia (Como), 19 settembre 2018 - Quasi per caso sono finite nei guai nello stesso giorno Campione d’Italia e Cantù, al centro da mesi di crisi politiche che pur avendo cause ben diverse le porteranno di sicuro a un nuovo voto la primavera prossima. Nel caso della città del Mobile l’esito era certo già dal luglio scorso, quando il Consiglio di Stato riconoscendo valido l’appalto tra il Comune e l’impresa di pompe funebri Zanfrini, di proprietà del fratello del sindaco Edgardo Arosio, ha di fatto sancito la decadenza del primo cittadino. Ad agosto la Lega aveva scommesso su Davide Maspero, assessore ai Lavori Pubblici, indicandolo come nuovo vicesindaco e reggente fino alle nuove elezioni in programma l’anno prossimo. Neppure un mese dopo il colpo di scena, Maspero ha deciso di gettare la spugna per motivi di salute e proprio ieri si è dimesso dalla Giunta. Adesso la città del Mobile è di nuovo nel caos e dovrà scegliersi entro breve un nuovo assessore e un nuovo vicesindaco, in caso contrario a intervenire sarà il prefetto nominando un commissario e parallelamente la decadenza di Giunta e Consiglio.

Esattamente quello che accadrà a Campione d’Italia dove ieri il sindaco, Roberto Salmoiraghi, ha presentato le sue dimissioni. Per il primo cittadino non c’era praticamente altra scelta, da quando nel giugno scorso il Comune ha dovuto dichiarare il dissesto la situazione non ha fatto che peggiorare: prima l’arrivo del commissario prefettizio, poi a luglio la chiusura del casinò per decreto di fallimento del Tribunale di Como e il mese scorso le dimissioni di cinque consiglieri comunali di maggioranza. Ieri mattina la maggioranza ha perso un altro pezzo, il consigliere Filippo Mamoli, che ha protocollato una lettera in cui spiega di «aver maturato la decisione di dimettermi in seguito a una profonda e responsabile valutazione nel momento più critico che il paese sta vivendo». Siccome le iniziative finora «intraprese dalla maggioranza non hanno sortito alcun effetto ritengo di rassegnare le mie dimissioni conscio di non riuscire a dare alcun contributo risolutivo per il superamento di questa crisi». Senza una maggioranza su cui contare alle 13.30 di ieri anche il sindaco, Roberto Salmoiraghi, ha rassegnato le sue dimissioni e adesso in paese si attende la nomina di un commissario che dovrà essere nominato d’intesa con il Ministero dell’Interno e il Mef.