Calcio, il Como "indonesiano" è il più ricco: la società è dei fratelli Hartono

Gli imprenditori asiatici sono considerati i "Paperoni" del pallone italiano. Ora i tifosi sperano nel restauro del Sinigaglia

Mirwan Suwarso direttore di Sent Entertainment col sindaco Mario Landriscina

Mirwan Suwarso direttore di Sent Entertainment col sindaco Mario Landriscina

Como, 27 aprile 2022 - Anche se militano in Serie B sono i lariani i Paperoni del calcio italiano, merito dei suoi proprietari i fratelli Robert e Michael Hartono, imprenditori indonesiani a capo dell’impero "Djarum" i cui interessi vanno dalle sigarette alle proprietà immobiliari passando per i diritti televisivi, titolari di un patrimonio che Forbes stima in 45,5 miliardi di dollari, quasi equamente divisi tra di loro con Robert che può contare su 23,2 miliardi e Michael su 22,3.

I due magnati che si trovano ricoprono rispettivamente il 64° e il 69° posto tra gli uomini più ricchi del mondo, hanno acquistato il Calcio Como 1907 nell’aprile del 2019 quando la società militava in Serie D e, nel giro di pochi anni, sono saliti due volte di categoria, con l’ambizione mai nascosta di riportare la società nella massima serie. Formalmente il Calcio Como è stato acquistato dalla Sent Entertainment Ltd, società di media e intrattenimento con sede nel Regno Unito, amministrata da Michael Gandler, in passato ex consigliere di amministrazione dell’Inter. Grazie ai fratelli Hartono il Calcio Como può permettersi di guardare dall’alto in basso, almeno dal punto di vista del patrimonio economico, anche il Monza di Silvio Berlusconi, che ha sfidato anche sul campo visto che entrambe militano in Serie B, che però è staccatissimo a 7,1 miliardi di dollari e al 336° posto nella classifica dei Paperoni. Ancora più indietro la Fiorentina di Rocco Commisso con 6,1 miliardi di dollari al 418° posto, seguono il Bologna della famiglia Saputo (con un patrimonio di 4,8 miliardi di dollari), la Roma di Dan Friedkin (4,3 miliardi), il Milan di Paul Singer (4,3 miliardi), il Sassuolo di Marco e Veronica Squinzi e di Simona Giorgetta (3,9 miliardi), il Vicenza di Renzo Rosso (3,5 miliardi), la Juventus di John Elkann (2,1 miliardi) e infine l’Atalanta di Antonio Percassi (1,4 miliardi di dollari).

Viste le premesse è logico come in città tutte le speranze di sistemare come si deve lo Stadio Sinigaglia siano riposte proprio nel Calcio Como. L’obiettivo, finito anche nel programma di qualche candidato alle prossime amministrative, è di dare alla società una concessione lunghissima, così da avere le giuste garanzie per investire nella sistemazione della struttura. Lo "stadio più bello del mondo", come amava definirlo Gianni Brera, ormai da troppo tempo ha bisogno di essere rimesso a nuovo.