"Giù le mani dalla Ca’ D’Industria". Corteo dei lavoratori in centro a Como

In duecento hanno manifestato contro il nuovo contratto. Da ripianare c’è un buco da 2 milioni di euro

Sono scesi per le strade del centro di Como oltre 200 dipendenti della fondazione

Sono scesi per le strade del centro di Como oltre 200 dipendenti della fondazione

Como, 26 settembre 2021 -  C’erano i lavoratori che sono scesi in strada per difendere i loro contratti di lavoro e i familiari dei nonnini, preoccupati di fronte all’ipotesi di un peggioramento delle condizioni all’interno della casa di riposo. Un corteo affollato quello che ha attraversato ieri mattina il centro di Como al grido "Giù le mani dalla Ca’ D’Industria", anche se probabilmente le mani, anzi la testa, ce la drovrebbe mettere il Comune di Como che comanda nel Cda esprimendo cinque consiglieri su sette. "Invece finora non ci hanno mai voluto incontrare - spiega Alessandra Ghirotti, segretaria della Cgil Funzione Pubblica - il sindaco che avevamo invitato alla manifestazione ci ha inviato una lettera in cui afferma di “essere al corrente dei problemi“, adesso però è arrivato il momento di risolverli". Con la struttura di Villa Celesia chiusa perchè non ci sono abbastanza ospiti e un buco da due milioni di euro da ripianare oltre a idee servono anche risorse, magari da non recuperare per forza tagliando gli stipendi dei nuovi assunti.

«Sappiamo che il Comune non può intervenire direttamente, ma il ruolo della politica è importante e infatti ci stiamo muovendo a livello locale e regionale per riuscire a intervenire sugli accreditamenti. Purtroppo a Como negli ultimi anni abbiamo assistiti a un peggioramento del wellfare. Dopo i bambini negli asili si è arrivati ai nonnini nelle case di riposo, davvero un peccato perchè la Ca’ D’Industria da sempre ha rappresentato un’eccellenza in questa città". I lavoratori non hanno dubbi. "Non vogliamo che la Fondazione Ca d’Industria sia divisa con personale di serie A e di serie B - spiegano - solo uniti e con gli stessi diritti potremo svolgere al meglio il nostro lavoro". Dopo la prostesta che ieri ha attraversato il centro storico sindacati e lavoratori, con la solidarietà dei familiari dei ricoverati e di tanti comaschi, sono pronti a presidiare il Consiglio comunale, per ora online e in presenza non appena sarà possibile farlo. In attesa che Palazzo Cernezzi, prima o poi, batta un colpo.