Como, l'allarme: "Bus stipati e ad alto rischio"

Rapinese attacca: ignorata la sicurezza dei nostri figli

Autobus strapieni, fioccano le proteste

Con la ripresa dell’anno scolastico, fioccano le proteste per le condizioni in cui gli studenti sono costretti a viaggiare.

Como, 18 settembre 2019 - Viaggiare sugli autobus a Como? «Come nella vecchia India, specie se si è studenti. Pur pagando un regolare biglietto, i ragazzi delle nostre scuole sono trattati peggio dei profughi. Quelli almeno hanno le navi delle Ong che pensano a loro, i nostri studenti invece viaggiano stipati come delle sardine». Parola di Alessandro Rapinese che lunedì sera in consiglio comunale ha chiesto al sindaco di intervenire per garantire la sicurezza del trasporto pubblico. «Immagino che ci siano delle regole da rispettare in termini di capienza, un po’ come capita con le auto dei privati. Se uno ha un’utilitaria omologata per quattro persone non può caricarne cinque, così non capisco come mai ci sono autobus che fanno avanti e indietro per le vie della nostra città stipati all’inverosimile di ragazzi – ha proseguito il consigliere di minoranza –. La situazione è intollerabile ed è sotto gli occhi di tutti, basta fare un giro la mattina di fronte alle scuole, ad esempio in via Pasquale Paoli di fronte al liceo Giovio.

L’incolumità dei nostri ragazzi deve venire prima di tutto, non possiamo aspettare un incidente per prendere provvedimenti. Tanto più che il presidente di Asf, Guido Martinelli, militante storico della Lega ed ex cognato di Matteo Salvini, non potrà che essere d’accordo con noi e sono sicuro che, se giustamente sollecitato, farà in modo di mettere a disposizione dei ragazzi un numero sufficiente di mezzi per farli viaggiare sicuri».  Nell’attesa Rapinese ha chiesto con un ordine del giorno, bocciato dal resto dell’assemblea per motivi procedurali, di dare mandato al sindaco, Mario Landriscina, per predisporre una campagna di controlli dei vigili sui bus troppo affollati. «È una richiesta di buonsenso, in questi mesi la municipale ha intensificato i controlli sugli automobilisti che corrono troppo quando scendono dalla Napoleona, contro chi usa il telefonino senza vivavoce, ma dei bus troppo carichi e delle pensiline che sono insufficienti e non adeguate ad accogliere le persone non si preoccupa nessuno. È arrivato il momento di correre ai ripari, per l’incolumità dei ragazzi e di tutti i pendolari».