Brenna, un salto nell’Ottocento: senza corrente chiude tutto il paese

I lavori dell’Enel nel centro del paese mettono fuori servizio computer, tivù e riscaldamento

La piazza centrale

La piazza centrale

Brenna (Como), 24 gennaio 2020 -   Televisore e radio muti, computer spenti, caffè sì, ma solo quello della moka e in casa c’è chi ha dovuto indossare due maglioni perché anche il riscaldamento era ko. Per mezza giornata a Brenna senza corrente elettrica hanno vissuto praticamente fuori dal mondo, colpa o merito a seconda dei punti di vista di un intervento dell’Enel nella piazza principale del paese."Praticam ente è rimasto senza corrente l’intero centro paese e siccome ci hanno avvisato per tempo ho pensato bene di limitare i danni e chiudere le scuole, l’asilo e il municipio – spiega il sindaco Paolo Vismara –. Certo non l’ho fatto volentieri, le scuole ad esempio le avrei tenute ma senza l’energia elettrica non funziona neppure l’impianto di riscaldamento e non si possono tenere in bambini in classe a fare lezione al freddo. Il nostro Comune concentra questi servizi in centro e l’Enel aveva necessità di intervenire nella piazza principale. Nei giorni scorsi ci siamo confrontati per capire se c’erano delle alternative, ma non era questo il caso".

La società E-distribuzione Spa era impegnata in una revisione delle proprie linee elettriche per aumentare la potenza da erogare alla zona industriale del paese. "Siamo una piccola comunità, ma abbiamo un polo industriale sviluppato che dà lavoro a tanti nostri concittadini – prosegue il sindaco –. Una rete più potente consentirà alle nostre aziende di far funzionare i loro impianti e i cicli produttivi senza i rischi legati al sovraccarico della rete. Alla fine si è trattato di un piccolo sacrificio che abbiamo fatto volentieri".

Quelli che si di sicuro si sono sacrificati con gioia sono i bambini della scuola primaria Casati, a casa con giustificazione del sindaco insieme ai fratellini e le sorelline che frequentano la scuola d’infanzia Osculati. Certo a casa senza corrente elettrica si sono annoiati un po’ e così qualche mamma per farli divertire ha rispolverato i vecchi giochi in scatola che funzionano anche senza presa e addirittura si è messa a leggere loro un libro di fiabe. A soffrire di più sono stati i grandi costretti a vivere come al tempo dei nonni dalle 9 alle 16, narra la leggenda che a qualcuno si sia anche scaricato il cellulare con tanto di crisi di astinenza da social. Per fortuna poi con il ritorno dell’elettricità tutto andato a posto.