Como, viaggio nei boschi dello spaccio: droga e armi sul sentiero dei pusher / FOTO

Dieci chilometri di violenza e paura nella vastissima fascia boschiva del Parco del Lura. L'ultimo blitz a Castelnuovo Bozzente

L'operazione interforze contro lo spaccio

L'operazione interforze contro lo spaccio

Castelnuovo Bozzente (Como), 12 agosto 2019 - Si vedono all’improvviso, inoltrandosi nel bosco fittissimo, tra rami sporgenti, spine, scarpate e fango. Percorsi impervi che di rado si aprono in pochi metri pianeggianti. Qui ci si trova davanti a una tenda, un telo teso tra gli alberi, coperte sudice, avanzi di cibo, refurtiva. La batteria di un camion utilizzata per ricaricare i telefoni. Ma anche droga, armi e lo spacciatore, spesso capace di dileguarsi non appena sente un suono inaspettato. Asserragliato in una zona per lui sicura, dalla quale esce solo per andare a consegnare le dosi, o per affidarle al palo, un tossicodipendente che fa da staffetta in cambio di un’elemosina di stupefacente. L’ultima incursione mirata delle forze di polizia ha portato alla cattura di due di loro, un italiano e un marocchino. Il primo – Antonio La Monica, un ventinovenne di Vedano Olona – mentre usciva dal bosco si è trovato davanti ai carabinieri: addosso aveva una dose di eroina e una di cocaina. Ma prima, in quella stessa zona dove sono certamente presenti altri spacciatori, i militari hanno trovato due involucri sotterrati, che contenevano in tutto un chilo di eroina, e poco distante altri cinquecento grammi abbandonati da uno spacciatore in fuga.

Poco dopo, dalla parte opposta dello stesso bosco di Castelnuovo Bozzente, nella Bassa Comasca, la polizia ha bloccato uno spacciatore mentre si avvicinava a un acquirente. Ha gettato lo zaino in cui c’erano 110 grammi di cocaina, è stato inseguito in mezzo a un campo, raggiunto e bloccato. Si chiama Seddik Lamouy, ha 32 anni e forse una casa a Cocquio Trevisago. Con lui aveva anche una mannaia, e non era un caso: le armi, di ogni genere, qui sono una presenza fissa. In un bivacco poco distante c’erano gli accessori utilizzati per la pulizia di pistole e fucili: uno spray lubrificante, una spazzolina e altri oggetti. Sparisce tutto, sequestrato assieme alla droga, che produce il pusher danno economico da migliaia di euro. Qui dentro si vende di tutto: la cocaina a 50 euro, l’eroina a 30, hascisc e marijuana a 10 euro a dose.

Da mesi le forze di polizia del Comasco stanno cercando bivacchi e spacciatori nella vastissima fascia boschiva del Parco del Lura dove il mercato è colonizzato da giovani maghrebini, decine di chilometri lungo il confine tra Como e Varese. Vengono organizzati servizi specifici interforze coordinati dalla Prefettura: individuano l’area, svolgono perlustrazioni preliminari per capire come e dove entrare, poi agiscono in sinergia. Ancora prima di chi vende, ci si imbatte in chi compra, e già da questo si comprende quanto lo spaccio di droga sia diffuso. Ne fanno uso tutti, dai disperati che si lasciano alle spalle le siringhe usate, fino a impiegati, operai, ferrovieri e liberi professionisti, coppie di coniugi o fidanzati, che impoveriscono gli stipendi e si assumono una quantità di rischi pur di comprare.

A inizio giugno due giovani comaschi erano stati aggrediti e rapinati dopo aver acquistato cocaina, lei violentata da due nordafricani arrestati nei giorni scorsi, che avevano già commesso altre rapine di stupefacente agli acquirenti. Ma le conseguenze ci sono per tutti: la segnalazione alla Prefettura comporta sanzioni non da poco, tra cui la sospensione della patente di guida. Poco alla volta, queste operazioni stanno cercando di bonificare più aree possibile, individuare o allontanare chi ci vive, creare un deterrente. Una volta trovato il bivacco, il cane antidroga della guardia di finanza perlustra tutta la zona: annusa ovunque, procede veloce eccitatissimo, quasi si confonde tanti sono gli odori lasciati da chi ha gettato a terra carta stagnola o involucri di cellophane. Sa che troverà qualcosa: sacchetti nascosti sotto le coperte, o seppelliti nel terreno: lui gratta, scodinzola, trova e aspetta il premio.