Bonus edilizi, "8 imprese su 10 messe fuori gioco"

Cna Lombardia contraria alle certificazioni obbligatorie per i contratti pubblici "Ennesimo ostacolo"

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Non è piaciuta a Cna la decisione di obbligare le aziende a ottenere la certificazione per i contratti pubblici per avere, a partire da gennaio 2023, l’accesso ai bonus fiscali in edilizia. Il provvedimento è stato inserito con un emendamento al Decreto legge Ucraina ed è riservato a lavori sopra i 516mila euro. "È l’ennesima barriera, un’altra difficoltà sul sentiero, davvero accidentato, quasi impossibile, di quella che era stata concepita come una politica di rilancio e di riqualificazione del settore casa per innescare la ripresa di un’economia messa a durissima prova dalla pandemia – spiega il presidente di Cna Lombardia, Giovanni Bozzini –. Abbiamo documentato per tempo, già nell’autunno 2021, quanto e come i bonus fiscali in edilizia stessero contribuendo a trasformare il rimbalzo post-lockdown in una vera e propria ripresa. Ma per non buttare alle ortiche il tanto, tantissimo lavoro fatto a livello sia normativo sia di pianificazione imprenditoriale, sarebbe servita solo un po’ di coerenza. Invece con quest’ultima modifica arriviamo in pratica a mettere fuori gioco 8 imprese su 10, la maggior parte dei piccoli operatori che si stanno rimboccando le maniche". R.C.