Como, è morto Roberto Bernasconi direttore della Caritas: "Costruttore di ponti"

Grazie a lui dormitori, centri d’accoglienza minori e migranti

Roberto Bernasconi aveva 70 anni

Roberto Bernasconi aveva 70 anni

Como - Il direttore della Caritas, Roberto Bernasconi, è morto ieri mattina, a causa di un malore che il 1° marzo lo aveva portato in ospedale. Per la città di Como, si tratta di una perdita incolmabile: quella di un uomo che, con grande serietà e concretezza, per anni ha saputo essere un importante punto di riferimento per chi viveva condizioni di marginalità e disagio sociale. Nato a Cagno settant’anni fa, era stato ordinato diacono nel 1998, e nominato direttore della Caritas a luglio 2007, dopo aver raggiunto l’età pensionabile nel suo lavoro in un’azienda di Olgiate. Viveva a Rebbio con la moglie e la figlia. Nei quindici anni in cui ha portato avanti il suo incarico, ha saputo concretizzare progetti hanno lasciato un segno importante: l’apertura del centro diurno in via Giovio nel 2008 e del dormitorio Caritas di via Napoleona nel 2010, gli interventi per far fronte all’emergenza migratoria che dal 2011 ha colpito il Nord Africa. Nel 2011 l’apertura di un centro di accoglienza dai Padri Comboniani a Rebbio, e l’avvio dei percorsi di accoglienza in Diocesi con il coinvolgimento delle parrocchie, la nascita di una rete di cooperative. Ancora nel 2016 la gestione dell’emergenza migranti alla Stazione S. Giovanni a Como con l’attivazione della mensa di Sant’Eusebio, l’accoglienza in via Sirtori e l’assistenza a centinaia di minori stranieri non accompagnati.

La successiva apertura del Campo Cappelletti della Croce Rossa e nel 2017 l’apertura del dormitorio dei padri Comboniani di Rebbio. Un elenco che non dà comunque completezza dell’instancabile opera portata avanti ogni giorno da Roberto Bernasconi in questi anni, e che viene ben riassunto dal ricordo della stessa Caritas "Un uomo di azione che amava sporcarsi le mani montando un letto o preparando semplicemente un piatto di pasta per un momento conviviale, capace di condividere pensieri, idee e progetti. Con il suo impegno e la sua dedizione è stato capace di guadagnarsi la stima dei tanti che hanno trovato in lui un uomo di dialogo, un costruttore di ponti".