Bene Lario, morto dopo la caduta: a giudizio il pusher di Nicolas

Trovato morto la mattina del 2 marzo 2018 nel giardino di una abitazione privata

Carabinieri

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Bene Lario (Como), 5 marzo 2019 - Nicolas Nardiello era stato trovato morto la mattina del 2 marzo dello scorso anno nel giardino di una abitazione privata. Caduto, nelle ore precedenti, dal parapetto che separa la carreggiata da una proprietà privata in via Maggiore a Bene Lario, facendo un volo di almeno quattro o cinque metri. Residente a Porlezza, 25 anni, aveva passato la sera con gli amici, che a un certo punto lo avevano perso di vista. Per la sua morte, ieri è stato rinviato a giudizio lo spacciatore che quella sera aveva venduto a Nardiello una dose di cocaina, Celaletin Susam, trentaduenne di origine turca residente a Porlezza. Il pubblico ministero di Como Antonio Nalesso, lo accusa di «morte come conseguenza di altro delitto».

L'ipotesi è infatti che quella sostanza stupefacente, il cui principio attivo è risultato essere alto, abbia scatenato nel ragazzo una intossicazione e un «delirio eccitatorio», che lo avrebbe spinto a compiere gesti irrazionali e pericolosi, rendendolo incapace di percepire il pericolo a cui stava andando incontro. I carabinieri di Menaggio avevano ricostruito le ore precedenti la morte del venticinquenne, fino a individuare lo spacciatore che aveva ceduto al ragazzo quella dose di stupefacente. Dopo l’assunzione, Nardiello si allontanato dagli amici, e aveva iniziato a correre per le vie del paese, per arrivare fino a quel muretto di protezione, dal quale si era sporto.

La Procura ritiene che quello stupefacente che gli era stato venduto qualche ora prima da Susam, sia stato determinante nel causarne la morte, conseguenza della totale perdita di controllo prodotta dalla cocaina. Tuttavia l’avvocato Emanuele Rosapinta, difensore di Susam, ritiene che «le cause della morte di Nicolas Nardiello non debbano essere ricondotte solo all’assunzione di sostanze stupefacenti, ma a un complesso di concause», aggiungendo che «Nardiello era un assuntore abituale, che acquistava sempre la stessa quantità di cocaina, lasciando intendere una certa maturità nell’uso di sostanza stupefacente». Il processo si svolgerà a marzo del prossimo anno.