Bellagio, la Rosina prende il largo per celebrare il record di Pietro Vassena

Dall'ultima gondola lariana è stata lanciata in acqua una targa per celebrare l'impresa dell'inventore di Malgrate

Familiari e amici di Pietro Vassena sulla Rosina

Familiari e amici di Pietro Vassena sulla Rosina

Bellagio (Como), 20 marzo 2018 – La Rosina, l'ultima gondola lariana, costruita nel 1903, ha preso ancora una volta il largo nelle acque del lago di Como lasciando gli ormeggi del porto di Loppia a Bellagio per celebrare il settantesimo anniversario dell'impresa del malgratese  Pietro Vassena, che il 12 marzo 1948 ad Argegno, con il batiscafo C3 da lui progettato e costruito, si immerse a 412 metri di profondità, stabilendo il record mondiale dell'epoca. La Rosina è stata infatti la barca d'appoggio di quello storico evento. Sull'imbarcazione è stata allestita una mostra per ripercorrere e ricordare la spedizione. Con essa inoltre alcuni promotori dell'iniziativa si sono staccati dalla riva per poter lanciare in mezzo al lago una targa commemorativa appositamente realizzata: una pista in metallo con la sagoma del piccolo sommergibile e la scritta “C3 Vassena 1948 – 2018”.

L’appuntamento rientra nelle manifestazioni di avvicinamento alla grande mostra sull’inventore proposta dai volontari dell'associazione Luce nascosta di Malgrate, gli eredi di Pietro Vassena e dagli amministratori comunali di Malgrate. L'esposizione si svolgerà alla “Quadreria Bovara-Rejna” di via San Dionigi a Malgrate dal 13 maggio al 22 luglio. Il coordinatore dell'evento è stato Carlo Cantoni dell’associazione Luce Nascosta ma sono intervenuti a Bellagio anche Andrea Vigevano del Gruppo manzoniano Lucie ed Ettore Viganò del Circolo nautico Gabbiano azzurro.

Sono saliti a bordo della Rosina, che appartiene a Giambattista Barindelli, erede del costruttore Lorenzo Barindelli, anche il curatore della mostra Mauro Rossetto la nipote dell'inventore malgratese Francesca Vassena con la figlia Sara. Sono state proprio queste ultime a lanciare in acqua la targa celebrativa in onore del nonno, un personaggio eclettico, ai suoi tempi forse non valorizzato adeguatamente né compreso appieno, a volte perfino sbeffeggiato, sebbene comunque spesso intervistato dai giornalisti dei cinegiornali, come testimonia un servizio dell'8 agosto 1965 de La settimana Icom messo a disposizione dall'Istituto Luce Cinecittà. 

di D.D.S.