Sorico, baita esplosa: autopsia per chiarire le cause

Pochi dubbi su chi sia la vittima dell’esplosione nella casa in sasso. L’uomo viveva da solo

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L’autopsia per stabilire le cause del decesso, e l’esame di dna per confermare la sua identità, ma ancora prima di affrontare questi passaggi, le indagini sul drammatico scoppio avvenuto mercoledì sera a Sorico, in via Spadole nella frazione Albonico, dovranno stabilire cosa ha causato quell’esplosione, e come è avvenuto l’innesco. Un incidente nel quale è morto Remo Raviscioni, ex frontaliere di 66 anni, che in quella casa a 400 metri viveva da solo. Un’identità che, in attesa degli esiti degli esami, rimane fortemente presunta, anche se è praticamente certo che l’uomo trovato carbonizzato e irriconoscibile tra le macerie, sia esattamente lui. Ieri i Vigili del fuoco di Como, hanno richiesto l’intervento del Nucleo Investigativo Antincendi di Milano, fortemente specializzato nel ricostruire le cause degli inneschi di eventi di questo genere, dove la scena risulta compromessa e il punto di detonazione non facilmente individuabile. Lo scoppio è stato causato da una bombola del gas: l’uomo pare non avesse impianti per l’erogazione del gas, che avveniva utilizzando le bombole che teneva in casa. Ma la causa dell’esplosione non è ancora chiara, forse riconducibile a un incendio che si è generato qualche attimo prima, ma non si sa ancora come e dove.

Quando saranno chiariti questi aspetti, il pm di Como, Giuseppe Rose, procederà con l’autopsia e quesiti più mirati. Raviscioni viveva da solo, e i carabinieri di Gravedona stanno rintracciando i parenti, nessuno dei quali pare sia residente in zona. L’incidente è avvenuto verso le 20.30, quando il boato è stato sentito anche dai vicini di casa della piccola frazione. Poco prima una vicina di casa, aveva bussato alla porta della piccola casa di sassi e legno, avendo notato del fumo uscire dalle finestre. Ha fatto appena in tempo ad allontanarsi, prima che l’esplosione distruggesse l’intera struttura, facendo parzialmente crollare la soletta. All’interno, in mezzo al cumulo di cenere e arredi distrutti, poco dopo i Vigili del fuoco hanno trovato il corpo carbonizzato e dilaniato di un uomo, a cui solo l’esame di dna potrà restituire un’identità certa. Pa.Pi.