Como, caccia al baby picchiatore di viale Geno

Con un pugno ha spaccato uno zigomo a un motociclista che l’aveva rimproverato per averlo trovato seduto sulla sua moto

polizia

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Como, 29 luglio 2021 - Erano seduti sulla sua moto, li ha trovati quando è andato a riprenderla, dopo averla parcheggiata vicino a un bar. Ma i due ragazzi, anziché scendere, gli hanno sferrato un pugno in faccia, spaccandogli uno zigomo. L’aggressione, avvenuta nel fine settimana a Como, nella zona della funicolare, è sfociata ora in una denuncia, accompagnata da un referto che parla di frattura facciale e trenta giorni di prognosi. La vittima è un uomo di 48 anni di Como, che aveva lasciato la sua moto in sosta vicino a un locale pubblico di viale Geno. Quando è andato a riprenderla, ha trovato due ragazzi giovani, forse addirittura minorenni, seduti sulla moto, che si dondolavano sul sellino. Il proprietario li ha ripresi facendo notare che non era roba loro, e li ha incitati a scendere, innescando una discussione che, dalle risposte accese date dai due ragazzi, è degenerata in insulti reciproci. Finché il quarantottenne è stato raggiunto alle spalle da un pugno in pieno volto, ben assestato.

L’uomo ha subito chiamato la polizia e descritto agli agenti della Squadra Volante i due giovani aggressori. In particolare, uno dei due indossava una maglia della Juventus arancione fluo, ma dell’amico, quello che ha assestato il pugno arrivandogli alle spalle, non ha saputo fornire dettagli altrettanto precisi. Un abbigliamento così evidente che ha consentito alla pattuglia di individuarlo poco dopo: il ragazzo ha fornito una versione diversa, dicendo che era stato il proprietario della moto ad aggredirli per primi. Nessuna traccia invece dell’amico. Nel frattempo il proprietario della moto è andato al pronto soccorso per farsi visitare, dove gli hanno detto che aveva uno zigomo fratturato, e che non guarirà prima di una trentina di giorni. Si è quindi presentato in Questura per formalizzare la denuncia, che al momento è contro ignoti. Ora sono partiti gli accertamenti di polizia per risalire all’identità anche del secondo ragazzo, e cercare ricostruire come sia effettivamente avvenute l’aggressione.