Autisti bus picchiati, Salvini a Como: "Lo Stato c'è, al lavoro per sicurezza cittadini"

Il neoministro dell'Interno ha annunciato che favorirà ogni provvedimento legale possibile per allontanare dall'Italia i quattro arrestati

Salvini a Como per gli autisti picchiati (Cusa)

Salvini a Como per gli autisti picchiati (Cusa)

Como, 8 giugno 2018 - Il ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini si è presentato in conferenza stampa in prefettura a Como con al suo fianco i due autisti aggrediti martedi' scorso dopo una lite con alcuni stranieri che non volevano pagare il biglietto dell'autobus. I quattro arrestati, originari del Ghana e della Nigeria - ha sostenuto -, "sono o sono stati tutti richiedenti asilo".  Salvini ha annunciato che favorirà ogni provvedimento legale possibile per allontanare dall'Italia i quattro arrestati. "Almeno alcuni di questi soggetti non prenderanno un autobus a Como", ha garantito. "Sono al ministero da neanche una settimana, ma è come se fosse passato un anno - ha aggiunto -. Stiamo lavorando notte e giorno. Io intendo il ruolo di ministro come tutore della sicurezza per 60 milioni di italiani. Per questo ho anticipato il mio rientro da Roma per testimoniare a Como che lo Stato c'è e ringraziare le forze dell'ordine che hanno mandato questi delinquenti nelle patrie galere".

I due autisti sono stati picchiati e presi a calci martedì sera in piazza Vittoria da una ventina di migranti che pretendevano di salire a bordo del autobus senza pagare il ticket. Il leader della Lega è stato ricevuto in prefettura nel pomeriggio. Intanto nel pomeriggio di ieri Pietro Lombardo e Massimo Bornino sono stati ricevuti a Palazzo Cernezzi dal sindaco Mario Landriscina e dal vicesindaco Alessandra Locatelli. L’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, ha preso spunto dalla loro aggressione per propone più controlli e un’assicurazione per le vittime.

"Bisogna intervenire immediatamente per aumentare i controlli sistematici da parte delle forze dell’ordine e prevedere turni straordinari della polizia locale, soprattutto dopo il tramonto – spiega - Da tempo ho proposto di istituire in tutta la Lombardia, a spese delle società di trasporto pubblico e degli enti locali, un fondo assicurativo ad hoc per risarcire le vittime di aggressioni anche da parte di baby gang e di stranieri soprattutto se clandestini per fornire loro assistenza con patrocinio legale gratuito". Solidarietà ai due autisti è arrivata naturalmente anche da Asf, che da tempo si è attivata per poter garantire l’incolumità del proprio personale. "Siamo consapevoli dell’importanza di garantire la sicurezza a tutti i nostri dipendenti in servizio e ai passeggeri – si legge in una nota diffusa dall’azienda - A dicembre 2017 abbiamo installato a bordo degli autobus un sistema che se attivato mette direttamente in collegamento con le forze dell’ordine. Sui nuovi autobus, inoltre, il sistema di protezione della zona guida è più sicuro in quanto il vetro divisorio è più alto, a maggiore tutela dei conducenti".