Autisti aggrediti sui bus "Vogliamo le telecamere"

Il personale di Asf chiede all’azienda di investire nella sicurezza a bordo. Nelle ultime settimane per tre volte si è sfiorata la rissa nel corso dei controlli

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Sono stanchi di subire aggressioni gli autisti di Asf che dopo aver scritto una lettera al prefetto di Como, Andrea Polichetti, sono pronti anche a organizzare uno sciopero se l’azienda di trasporto non renderà più sicuro il loro lavoro. "Purtroppo, le aggressioni di questi giorni espongono a rischi non tollerabili sia gli autisti sia l’utenza – commentano i tre segretari generali Umberto Colombo (Cgil), Daniele Magon (Cisl) e Salvatore Monteduro (Uil) – l’incontro, però, deve portare risultati concreti: vengano prese in considerazione alcune misure come l’installazione di telecamere oppure la presenza di vigilanti per gli orari e le tratte più a rischio. In caso non si verificasse la convocazione fra l’azienda e le parti sociali, lo sciopero, come detto nei giorni scorsi dal sindacato dei trasporti, sarà un’opzione inevitabile". Il riferimento è a tre aggressioni, per fortuna senza gravi conseguenze, subite nelle ultime settimane nell’ambito dei controlli legati alla verifica del green pass, dell’uso corretto della mascherina e in un caso per aver chiesto a un passeggero di mostrare il biglietto.

Vittime gli autisti e i controllori, ovvero il personale viaggiante in prima linea anche quando si tratta di espletare i controlli imposti dalle normative per contenere il Covid. "Purtroppo non si tratta di un problema circoscritto solo a una zona - spiega Giovanni Riccardi della Filt Cgil Trasporti - Se così fosse ci si potrebbe concentrare sul singolo problema e intervenire. Le segnalazioni arrivano da più parti del territorio. Da Como a Erba, fino a Menaggio e Cantù. Necessario un intervento, a partire magari, come deterrente, dall’installazione sui mezzi delle telecamere".

Dopo la terza aggressione subita in tre settimane subite dagli autisti dei bus, i sindacati provinciali di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno scritto al prefetto di Como Andrea Polichetti, chiedendo un incontro urgente. Nella risposta, la Prefettura ha invitato Asf ad attivare ogni opportuno confronto con i rappresentanti dei lavoratori sui temi della tutela dell’incolumità degli autisti e della sicurezza sul lavoro. I fondi per una volta potrebbero non essere un problema, proprio in questi giorni infatti l’assessore alla Mobilità, Pierangelo Gervasoni, ha inviato una richiesta al ministero dei Trasporti per ottenere un finanziamento di 6,1 milioni di euro da destinare all’acquisto di autobus elettrici da impiegare nella rete cittadina. Aggiungere alle dotazioni dei mezzi esistenti degli ulteriori apparati di sicurezza costerà sicuramente molto meno.

Roberto Canali