Ats Insubria ancora ko causa hacker. C’è la ricetta del Pd

Continua a essere fuori uso il sito di Ats Insubria, preso di mira dagli hacker giovedì a pochi giorni dall’attacco informatico che aveva colpito gli ospedali Sacco, Fatebenefratelli, Macedonio Melloni e Buzzi. "È probabile presenza di un attacco di phishing ad Ats Insubria per il quale sono in corso gli approfondimenti necessari su alcune caselle di posta elettronica – ha spiegato in una nota diffusa ieri l’assessorato al Welfare di Regione Lombardia - A parte il momentaneo disagio, l’impatto appare minimo". Ats Insubria ha ribadito che intende riattivare progressivamente tutti i servizi, partendo da software e posta elettronica con le necessarie precauzioni per poter effettuare delle analisi che permettano di comprendere meglio l’accaduto. I tecnici dopo l’attacco hacker di ieri avevano isolato la struttura informatica aziendale dalle reti esterne in via precauzionale. Alcuni file infetti sono stati prelevati e inviati al Cyber Security Operation Center di Aria Spa per le necessarie verifiche. "L’attacco hacker ai sistemi informatici dell’Ats Insubria è un fatto molto grave, sia per i disagi che ha portato agli utenti, sia per le implicazioni che potrebbe avere – sottolineano i consiglieri regionali del Pd, Samuele Astuti e Pietro Bussolati - Torniamo a chiedere di fare chiarezza, in Lombardia ogni struttura sanitaria ha un suo software di gestione. La cybersecurity deve essere centralizzata e rinforzata". R.C.