Attacco ai russi, don Alexei Carpineanu: "Facciamo vincere il dialogo"

L'appello del parroco ortodosso della chiesa Santi Apostoli Pietro e Paolo a Como, dopo i fatti di Menaggio

La vernice rossa ha deturpato le proprietà di Vladimir Soloviev oligarca russo amico di Pu

La vernice rossa ha deturpato le proprietà di Vladimir Soloviev oligarca russo amico di Pu

Menaggio, 8 aprile 2022​In attesa di reazioni del diretto interessato, che l’altro giorno è andato in onda alla guida del suo programma "Soliviev.Live" indossando una eloquente felpa rossa con il simbolo della falce e del martello in oro, arriva dalla piccola comunità ortodossa del lago di Como l’appello a non dividersi e non farsi prendere dall’odio.

«Non bisognerebbe arrivare a queste cose, bisogna parlare, dialogare e ognuno deve potersi fare la propria vita", l’appello di don Alexei Carpineanu, parroco della chiesa Santi Apostoli Pietro e Paolo a Como, parte della chiesa ortodossa russa del patriarcato di Mosca, che condanna gli atti di vandalismo ai danni di due ville di Vladimir Soloviev, presentatore tv e amico del presidente russo, Vladimir Putin, colpito dalle sanzioni per l’invasione dell’Ucraina. Sui social russi il popolare presentatore tv, talmente famoso da essere stato definito "la voce di Putin" per il programma che conduce tutte le sere alle 20.30 su Rossiya 1, il primo canale della tv di Stato seguito da 50 milioni di persone, ha raccolto solo apprezzamenti e attestati di solidarietà, forse anche perché sarebbe difficile fare il contrario vista la legge che vieta qualsiasi manifestazione di dissenso rispetto all’invasione dell’Ucraina che il Cremlino ha ribattezzato "operazione speciale".

«Purtroppo – spiega don Alexei - stiamo registrando alcune brutte esperienze, alcune aggressioni. Io dico sempre di lasciare perdere e di non rispondere alle provocazioni. Da quando è iniziato il conflitto in Ucraina ci sono state delle tensioni. Ci sono stati episodi di aggressività da parte di ucraini che non vogliono che si parli russo, ma il russo è la nostra lingua comune". Alla sua comunità che comprende anche cittadini ucraini, bielorussi, baltici, moldavi, rumeni don Alexei chiede di pregare per la pace. "Nel nostro mondo ci sono il bene e il male e il vero campo di battaglia sono i nostri cuori. Dobbiamo essere in armonia, vivere in pace e nell’amore fraterno. Non bisogna lasciare spazio all’odio e chi fa questa guerra ne risponderà davanti a Dio. Noi preghiamo per la pace e per le persone che soffrono a causa della guerra". Il presentatore-oligarca amico di Putin che è stato inserito da un tribunale di Leopoli nella lista dei ricercati internazionale per i suoi appelli pubblici per un cambiamento del confine di stato dell’Ucraina, in queste settimane ha regalato a Menaggio una pubblicità di cui il Comune avrebbe fatto volentieri a meno. "Non c’erano rapporti con lui. Non era il Clooney della situazione. Pur essendo una star in Russia, nel mondo occidentale non era conosciuto ai più – spiega il sindaco Michele Spaggiari - Pochi sapevano che era un presentatore televisivo. L’ho visto una volta che passeggiava sul lungolago e mi hanno detto chi fosse, ma non ho mai avuto rapporti con lui. A questo punto meglio così".