Anas corre, ma la Variante è già in ritardo

Si lavora al progetto che poi dovrà essere validato, niente affido fino a settembre. Attilio Fontana, in visita al cantiere, esorta a fare presto

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di Roberto Canali

Nonostante si lavori a oltranza la Variante della Tremezzina è già ritardo. Non nel cantiere di Colonno, dove ieri si è recato in visita il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ma negli uffici che sono ancora alle prese con la definizione dei progetti esecutivi che dovranno poi essere approvati. "Puntiamo a concludere l’istruttoria tecnica entro la fine di luglio per poi procedere alla consegna dei lavori ai primi di settembre - spiega il dirigente dell’Anas, Nicola Prisco, che è responsabile del progetto della Variante - A questo punto scatteranno i 5 anni e due mesi necessari per realizzare l’intervento". Il progetto è seguito da vicino anche dalla Regione che ha investito 190 milioni di euro ottenuti da Governo nell’ambito dei finanziamenti del Patto per la Lombardia. "Ho ribadito ad Anas quanto sia importante procedere speditamente verso l’obiettivo finale - ha spiegato il presidente a margine della visita sul cantiere, compiuta insieme all’assessore agli Enti Locali, Massimo Sertori e il sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia, Fabrizio Turba - Parliamo di una delle opere più rilevanti tra quelle in corso di realizzazione a livello lombardo: continueremo a monitorare l’andamento dei lavori, il territorio ha assoluta necessità di vedere realizzata questa arteria".

Lo scorso inverno la Statale Regina era rimasta chiusa per oltre quattro mesi, dal 29 novembre al 5 aprile, per consentire l’allargamento della carreggiata costruita a sbalzo sul lago e la messa in sicurezza della costa della montagna dove verrà aperta l’imboccatura del portale Sud. "Il cantiere della Variante Tremezzina è, dal punto di vista tecnico, il più complesso oggi presente in Lombardia - ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi - Anche nel sopralluogo effettuato oggi abbiamo potuto vedere come l’impatto dei lavori sia impressionante. Da quando è stata riaperta la Statale Regina, ad inizio aprile, i lavori hanno ripreso a ritmi sostenuti. I tempi lombardi non sono quelli romani e il cantiere sta proseguendo nel pieno rispetto del cronoprogramma fissato. Un grazie lo dobbiamo dire ai cittadini, ai commercianti e agli imprenditori che per mesi hanno sopportato la chiusura della Regina e gli inevitabili disagi con pazienza e senso di responsabilità, consapevoli dell’importanza di quest’opera. Una risorsa che saprà ridare nuovo impulso all’economia e al turismo di tutto il Lario".