Benvenuti nell’hotel abusivo: niente gas, elettricità razionata e colazioni dimezzate

Canzo, il gestore arrestato per sfruttamento di 9 lavoratori senza contratto

I carabinieri durante l’ispezione alla struttura alberghiera del Comasco

I carabinieri durante l’ispezione alla struttura alberghiera del Comasco

Canzo (Como), 22 novembre 2019 - La porta di ingresso sprangata, per nascondere l’attività alberghiera che andava avanti nonostante la sospensione per lavoro nero. Clienti e personale fatti passare da una porta laterale. Le bombole del gas in cucina utilizzate per mandare avanti il ristorante dopo la cessazione dell’erogazione per morosità, l’unico estintore presente revisionato vent’anni fa. Soprattutto, all’interno dell’Hotel Volta di Canzo, struttura alberghiera a tre stelle con bar e ristorante, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Como hanno identificato nove persone prive di contratto di lavoro e impiegate in condizioni di sfruttamento, tre delle quali straniere e una senza permesso di soggiorno. Il gestore della struttura, Adriano Nuciforo, 41 anni di Nosate, provincia di Milano, è andato incontro all’arresto in flagranza di reato per sfruttamento del lavoro.

Subentrato da un anno ai precedenti gestori, praticava tariffe del tutto concorrenziali rispetto alle poche strutture di accoglienza del Triangolo Lariano, arrivando a 30 euro per la mezza pensione. Mercoledì, quando i carabinieri sono entrati, c’erano tre ospiti, che pernottavano e mangiavano pur essendo privi di riscaldamento e acqua calda, e facendo i conti con una erogazione della corrente che era stata ridotta, sempre per morosità. I lavoratori, sentiti per tutta la giornata, hanno dichiarato che non avevano orari precisi di lavoro, che le retribuzioni arrivavano a 50 centesimi l’ora, o anche niente, quando Nuciforo gli consentiva di alloggiare nella struttura alberghiera, approfittando delle condizioni di forte indigenza delle persone che prendeva a lavorare.

A settembre l’albergo era stato chiuso dall’Ispettorato del Lavoro, ma l’attività era proseguita, pur senza ottenere il plauso dei clienti: «Ho pernottato in questo hotel che chiamerei topaia», dice uno di loro nei commenti. «Pavimento pieno di polvere, peli e capelli», dice un’altra, o ancora: «Colazione pessima, portati al tavolo cornetti a metà, a detta del proprietario per far assaggiare tutti i gusti».