Como, 20enne aggredita e picchiata da un uomo con il volto coperto

Il rapinatore ha ripetutamente cercato di rubarle lo zaino e l’ha colpita con un pugno al volto. La 20enne è riuscita a metterlo in fuga con lo spray urticante

Indagano i carabinieri

Indagano i carabinieri

Como, 26 settembre 2018 - Dai carabinieri si è presentata nel primo pomeriggio di ieri, per denunciare un tentativo di rapina che sarebbe avvenuto a mezzogiorno vicino al cimitero di Rebbio. La vittima è una ventenne comasca, che nel tentativo di difendere lo zainetto che portava in spalla, avrebbe ricevuto dal rapinatore un pugno al volto, salvo poi metterlo in fuga spruzzando spray al peperoncino. Ora i militari stanno cercando di ricostruire quanto emerso dalle dichiarazioni della ragazza, un episodio avvenuto in assenza di testimoni, e denunciato quando ormai tutto si era concluso da tempo.

L’aggressione sarebbe avvenuta poco dopo mezzogiorno, tra via Lissi e via Spartaco, vicino al cimitero, che a quell’ora era praticamente deserto. La ventenne ha raccontato che mentre stava camminando lungo la strada, ha sentito qualcuno che la strattonava alle spalle, cercando di strapparlo lo zaino: quando si è voltata, si è trovata di fronte a un uomo alto, di corporatura robusta e con il volto coperto da un passamontagna. Il rapinatore avrebbe cercato ripetutamente di scipparle lo zaino, incontrando però la resistenza della ragazza.

Fino a sferrarle un pugno in faccia per indurla a consegnarglielo. Ma anche questo non è bastato, perché la ventenne ha estratto da una tasca una bomboletta di spray urticante e ha spruzzato un getto verso l’uomo, riuscendo a farlo allontanare. Ha poi detto di essere andata a casa, per presentarsi dai carabinieri della stazione di Rebbio dopo oltre un’ora. Subito sono stati attivati gli accertamenti, inviando una pattuglia sul luogo in cui sarebbe avvenuta l’aggressione. Ma ormai l’aggressore era sparito, e tentare una sua individuazione è stato vano. Al momento non risulta che ci siano testimoni che possano aver notato qualcosa che possa essere utile ai carabinieri, anche se le ricerche sono in corso, così come gli accertamenti in tutta la zona circostante sulla presenza di eventuali telecamere di sicurezza, che possano aver ripreso la scena o i passaggi dell’aggressore. Nel frattempo la ragazza è stata mandata al pronto soccorso, per essere visitata e per avere un referto della ferita al volto, causata da quel pugno che ha dichiarato di aver ricevuto. Le indagini sono appena iniziate, alla ricerca di riscontri di quanto affermato dalla ragazza, per arrivare a ricostruire i dettagli dell’aggressione e a identificare il rapinatore.