Addio Camesasca fu l’anfitrione di Gianni Brera

MERONE (Como)

Se n’è andato a 90 anni Arnaldo Camesasca, “il figlio del corazziere“ come amava definirsi ricordando il padre Giuseppe dal quale aveva imparato tutti i segreti in cucina e la capacità di mettere insieme "il bello e il buono", prima dei disciplinari di Slow Food. "Per fare un buon piatto ci vogliono ottimi ingredienti" amava ripetere ai suoi cuochi e lui amava mettere a loro disposizione solo il meglio. La sua memorabile “tagliata“ di carne gli ha fatto meritare il titolo di “Principe della Paciata“ attribuito niente meno che dal “re“ dei giornalisti Giovanni Brera, che quando era in Brianza amava trascorrere memorabili serate a “Il Corazziere“ di Merone con gli amici, tra abbondanti libagioni innaffiate da vini memorabili.

E Arnaldo sapeva sempre come sorprenderlo, attingendo alla sua cantina di vini rari e champagne ancor più preziosi. Un patrimonio di passione ed esperienza che ha trasmesso ai due figli che portano avanti il ristorante al quale, negli ultimi anni, si è aggiunto anche un albergo. I funerali di Arnaldo Camesasca saranno domattina a Lambrugo.