Filma l’abuso a una minorenne: nel computer l’archivio degli orrori

Como, arrestato un trentenne: è accusato anche di commercio di materiale pedopornografico

La polizia è risalita a lui tramite il web

La polizia è risalita a lui tramite il web

Como, 25 maggio 2020 - Fino a lui, la polizia postale è arrivata seguendo uno dei tanti filoni di traffici di immagini pedopornografiche che si nascondono nel web. Trovando così un vero e proprio archivio con decine di foto e materiali in cui compaiono minori coinvolti in atti sessuali. Ma l'uomo, comasco di 30 anni, è finito in carcere anche con l’accusa di aver abusato per mesi di una bimba di età prescolare, realizzando anche un video ritrovato tra i tanti che deteneva. È stato arrestato nei giorni scorsi con una serie di accuse che corrispondono alle condotte emerse dagli accertamenti svolti nella sua abitazione, alcune conclamate: come quel video in cui si vede la bimba subire abusi sessuali.

La piccola era stata sedata con un farmaco narcotizzante che le ha consentito di non accorgersi nulla di ciò che le accadeva quando il 30enne si appartava con lei. La polizia ha analizzato i contenuti del suo notebook, nel quale erano conservati 10 filmati con esplicito contenuto pedopornografico, un hard disk esterno nel quale sono state trovate 2.150 immagini e altri 260 video, e una pen drive contenente alcuni file non leggibili, ma la cui denominazione riconduceva anche in questo caso a contenuti dello stesso genere. Ritrovamenti dai quali sono scaturite le accuse di aver procurato e detenuto tali materiali, a cui si è aggiunta l’imputazione specifica, per aver realizzato personalmente uno dei video ritrovati, in cui compare la bimba ritratta mentre subiva gli abusi.

Gli inquirenti gli contestano inoltre di aver fatto commercio di tale video, pubblicandolo su siti specializzati. Infine il trentenne è accusato della violenza sessuale commessa sulla minore, per le condotte tenute con la bimba e gli abusi a cui è stata sottoposta. L'uomo è già andato incontro alla convalida del suo arresto e il fascicolo, nel frattempo, è passato dalla Procura di Como alla Distrettuale di Milano, competente per questo genere di reati.