Canzo, abbracci gratis al Segrino. Le volontarie: "Distribuiamo gentilezza"

Domenica mattina, un po’ a sorpresa, le tante persone che si sono recate a correre o a camminare intorno al lago di Segrino, si sono imbattute nelle volontarie

Fiammetta Mandelli, Laura Aliverti, linda Gennuso mostrano i cartelli per gli abbracci gra

Fiammetta Mandelli, Laura Aliverti, linda Gennuso mostrano i cartelli per gli abbracci gra

Canzo (Como), 67 agosto 2018 - Un abbraccio gratis per portare un messaggio di pace e di serenità tra le persone. Un abbraccio che non teme né il caldo, né il sudore, né tanto meno la pausa per le vacanze estive. Domenica mattina, un po’ a sorpresa, le tante persone che dai comuni intorno a Erba si sono recate a correre o a camminare intorno al lago di Segrino, si sono imbattute in alcune ragazze che camminavano lungo la pista ciclopedonale agitando un cartello sul quale avevano scritto «abbracci gratis». Hanno percorso in lungo e in largo l’area intorno al lago, proponendosi di abbracciare per qualche istante ogni passante, sia esso camminatore, corridore o ciclista. E che abbracci. Con una temperatura superiore ai 30 gradi, i tantissimi sportivi erano generalmente sudati, quando non addirittura fradici.

Le “volontarie” degli abbracci presenti intorno al lago per questa mattinata, erano almeno una decina, arrivate da ogni parte della Lombardia, per promuovere questo loro messaggio di riappacificazione tra esseri umani. Tra loro, Fiammetta Mandelli, di Villa d’Adda, Laura Aliverti, di Como, e Linda Gennuso, della Valsassina, che hanno faticato non poco per portare a termine la loro missione, sempre con il sorriso sulla bocca, nella giornata assolata. «Se è vero che tutti dobbiamo contribuire ad aiutare il nostro mondo, noi abbiamo deciso di farlo partendo dalle piccole cose gratuite, come un abbraccio – racconta Fiammetta, che si è messa al volante molto presto la mattina per arrivare a Canzo dalla bergamasca dove vive -. Ci offriamo semplicemente di abbracciare le persone per qualche istante, nella speranza che rimanga in loro questo senso di serenità. Un atto spontaneo di gentilezza». Le tre ragazze fanno parte di un movimento mondiale, il Free Hugs Campaign, nato spontaneamente nei primi anni 2000 in Australia. «Di tanto in tanto giriamo in diversi luoghi lombardi proponendo questi abbracci – spiegano – fa sentire meglio noi e speriamo faccia sentire meglio anche gli altri». Le reazioni delle persone incontrate lungo il cammino sono delle più disparate c’è chi fugge e chi le prende per matte. C’è chi accetta con piacere un abbraccio vigoroso e chi lo fa in modo più distratto. E c’è chi è costretto a rinunciare «perché mia moglie è gelosa», dice.