Dizzasco (Como), 18 marzo 2014 - Condanna a un anno e tre mesi di carcere, con pena sospesa, per Luca Pilli, cinquantenne ex consigliere comunale di Dizzasco, accusato di aver depositato 2.160 firme elettorali false. Una raccolta di assensi che Pilli aveva svolto per Forza Nuova in occasione delle elezioni Regionali del 2010, ma sulla quale erano emerse una serie di criticità. Infatti, secondo il sostituto procuratore di Como Massimo Astori, la lista delle firme depositata alla commissione elettorale era del tutto fittizia. Durante il processo, che si è concluso ieri a Como davanti al giudice Ferdinando Buatier, sono sfilati una cinquantina di testimoni che hanno man mano negato di aver mai apposto quelle firme a sostegno di Forza Nuova. In questo caso, si trattava di persone residenti in Comuni del Bergamasco – in particolare Dalmine e Seriate. Tra i testimoni, sono stati chiamati anche i responsabili degli uffici elettorali di Seriate e Gorle, che avevano a suo tempo ricevuto da Forza Nuova la richiesta di rilasciare i certificati di iscrizione alle liste elettorali dei nominativi. Una procedura legittima, che era stata ottemperata come previsto dalla normativa.

Il pubblico ministero aveva chiesto per Pilli due anni di condanna, ma la difesa aveva invece invocato l’assoluzione, sostenendo che nessuno aveva mai visto Pilli di persona, e nemmeno mai indicato lui come il referente di quella richiesta di informazioni. La sentenza letta ieri, a conclusione del dibattimento, fa il paio con un’altra sentenza simile a cui lo stesso Pilli è andato incontro un anno fa, al termine del processo che si era tenuto davanti al giudice di Como Gianluca Ortore. In quel caso, le accuse di falso materiale e ideologico, si erano tradotte in una condanna a due anni e mezzo di carcere, ma anche in questo caso si tratta di un primo grado di giudizio. Anche in quella circostanza, la raccolta firme era stata fatta a sostegno delle liste elettorali per le regionali del 2010.

Secondo l’accusa, Pilli aveva autenticato il pacchetto di 1.902 firme presentate in Tribunale a Como per Forza Nuova. L’ufficio del Tribunale di Como, preposto a verificare che le firme abbiano tutti i requisiti necessari a validare le liste, nel controllare i moduli presentati per la validazione, aveva segnalato alla Procura alcune anomalie relative a circa duecento nominativi, che figuravano come raccolte a Dizzasco.

Tuttavia il sospetto era che tali adesioni provenissero da una raccolta organizzata in occasione di un intervento urbanistico di piazza Garibaldi a Cantù, poi riciclate cambiando l’intestazione dei moduli. Si notava infatti, che duecento canturini, in blocco, avevano sottoscritto la lista di Forza Nuova a un banchetto organizzato in alto lago. Aspetto evidentemente anomalo, che aveva fatto scattare gli accertamenti scaturiti in un processo e nella condanna. Inoltre, in quel caso, era stato notato che alcuni avevano sottoscritto anche altre liste, come la Bonino. Eletto nel 2009 a Dizzasco nella lista di Forza Nuova, consigliere di opposizione nell’amministrazione retta da Giovanni Candiani, Pilli ha sempre scelto il dibattimento per difendersi dalle accuse che man mano gli sono state rivolte.

di Paola Pioppi