Mozzate (Como),11 marzo 2014 - Uno degli aspetti più urgenti da chiarire, in questa fase delle indagini sull’omicidio di Lidia Nusdorfi, è l’identità della terza persona che era in auto con Dritan Demiraj, arrestato domenica notte per quell’omicidio, e Monica Sanchi, la donna che frequenta da un mese e mezzo a questa parte. Secondo le dichiarazioni di quest’ultima, un amico mai visto prima di Dritan, si sarebbe unito a loro nel viaggio di andata e ritorno per Mozzate: albanese, sostiene la donna, fatto salire in auto alla stazione e riportato allo stesso posto quando il terzetto è tornato a Rimini, verso le 22, dopo una sosta veloce in autostrada. Quell’uomo, sarebbe sceso dall’auto nei pochi minuti in cui Dritan si è diretto verso il sottopassaggio dove ha accoltellato Lidia. Forse per fare da palo, lasciando quindi intendere una consapevolezza di ciò che stava accadendo. I due, sempre secondo la versione resa dalla donna, avrebbero sporadicamente parlato tra di loro in albanese, impedendole di capire cosa si stavano dicendo. Tuttavia, come già per altre circostanze, le dichiarazioni della Sanchi – indagata a piede libero per favoreggiamento personale di Demiraj – sono ora oggetto di un serie di accertamenti da parte dei carabinieri, che stanno cercando riscontri a ogni dettaglio di quella ricostruzione resa oltre ventiquattro ore dopo il delitto, quando gli inquirenti avevano già individuato Dritan come autore dell’omicidio.