Laglio (Como), 19 dicembre 2013 - Gli operatori del mercato immobiliare sono addirittura riusciti a dargli un nome, «effetto Clooney», utilizzando il nome del divo di Hollywood come un assioma o un karma che negli ultimi dieci anni è riuscito, malgrado la crisi, a far lievitare i prezzi al metro quadro delle case sul lago. Dove hanno fallito anni di promozione turistica c’è riuscito, in un paio di stagioni, il divo paparazzato insieme alla sua brigata di amici sulle copertine delle riviste di gossip internazionale. Addirittura la Camera di Commercio di Monza e Brianza aveva provato a quantificare il fenomeno nei mesi scorsi: grazie a Clooney il valore del marchio «Laglio» è salito del 178% negli ultimi anni, un controvalore di oltre 50 milioni di euro in più per un paese di 923 anime.

Non c’è da stupirsi quindi se il sindaco, Roberto Pozzi, abbia deciso di tutelare il divo hollywoodiano, siglando una convenzione con la Polizia Provinciale per intensificare, durante il periodo estivo, il pattugliamento via lago di fronte a Villa Oleandra e Villa Margherita. La privacy del divo George è assicurata, anche se a pagarla di tasca loro saranno i cittadini. «Vista la cifra mi sembra un investimento ragionevole – spiega Nearco Folloni, del bar “La Lanterna” a un tiro di schioppo dalla villa del divo – Clooney ha dato la notorietà al nostro paese. Me lo ricordo i primi anni in cui era qui, girava tranquillamente per il paese, giocava a basket con i bambini al campetto dell’oratorio e si spostava a piedi o in bici. Poi i paparazzi e i fans devono avergli reso la vita impossibile. Qui di fronte in estate è un viavai, anche se per noi va bene, alla fine sono clienti in più mentre lui spesso per sfuggire alla ressa si barrica in casa».

Privacy di Clooney da proteggere anche per Alessio Dotti. «È tutta una questione di mentalità – sottolinea – quando ero in Australia c’era Tom Cruise che abitava a poca distanza dal pub dove lavoravo. Spesso la sera lui e la moglie venivano da noi e Tom giocava al biliardo insieme alle altre persone, senza alcun problema. Qui la stessa cosa sarebbe impossibile. Occorre avere misura nelle cose. Se intensificare il pattugliamento della costa servirà a garantire un po’ di più la sua privacy e aumentare la sicurezza per gli abitanti di Laglio ben venga». Rimane qualche perplessità sul fatto che debbano pagare tutti per la tranquillità di George. «Il lago era un luogo rinomato dal turismo internazionale anche prima del suo arrivo – conclude Claudio Toschi – Ho grande rispetto per George Clooney che i primi anni ricordo come una persona semplice e molto cortese. Fans e paparazzi sono l’inconveniente di essere un divo del cinema, fa bene il Comune a tutelarlo ma forse farebbe meglio a chiedergli di finanziare il servizio».