Erba, 16 novembre 2013 - Nella sua intenzione doveva essere un video sexy destinato al fidanzatino, alla fine le immagini di lei come mamma l’ha fatta sono finite sugli smartphone dei ragazzi di mezza scuola, trasformando in un incubo il sogno d’amore di una quattordicenne. Una storia di provincia che farebbe diventare rossi come peperoni i fidanzatini di Peynet quella che arriva da Erba, in provincia di Como, dove qualche giorno fa una ragazzina ha voluto fare un regalo un po’ intimo al proprio fidanzato di solo un anno più grande di lei.

Chiusa nella sua stanza si è ripresa completamente nuda con lo smartphone, inviando poi il breve video alla sua dolce metà. Quelle immagini che sarebbero dovute rimanere private sono diventate, non si sa come, di dominio pubblico, tanto che in pochi giorni, di telefonino in telefonino il video è finito anche sui social network come Whatsapp. Abbastanza per provocare una crisi di nervi alla protagonista che, spaventata dall’incredibile clamore suscitato dalla sua iniziativa ha detto tutto ai genitori.

Su tutte le furie papà e mamma, con tanto di minacce di querele, hanno intimato alla scuola di attivarsi per far sparire quel video che ritraendo una minorenne nuda aveva anche delle implicazioni penali. Così nella scuola è iniziata una vera e propria caccia alle immagini proibite, tra minacce di sospensioni e denunce per chiunque fosse stato trovato in possesso o peggio lo avesse divulgato. Ad occuparsi della faccenda anche il nonno della giovane, che ha voluto incontrare il fidanzatino della nipote, ormai irrimediabilmente ex, per chiedergli conto dell’accaduto.

Il ragazzo, in lacrime, si sarebbe giustificato spiegando che aveva inavvertitamente mostrato le immagini a un amico, non sapendosi spiegare come mai quel video sia poi girato, di telefonino in telefonino, per tutta la scuola. A scrivere la parola fine a questa vicenda sarà forse, nelle prossime settimane, la Polizia Postale che sembra abbia avviato un’inchiesta sull’accaduto. Chiarezza che non contribuirà a ridare serenità a una ragazzina rimasta travolta da una vicenda più grande di lei, vittima di quello che gli studiosi americani hanno definito «sexting», scambio di immagini osè tra adolescenti che interesserebbe ormai il trenta per cento dei teen-ager, una percentuale elevata per giovanissimi che muovono i primi passi nella conoscenza del sesso.

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