Lecco, 16 agosto 2013 – Ferragosto di passione per le migliaia di automobilisti che giovedì si sono messi in viaggio per raggiungere le sponde del Lario, della Valtellina e della Valsassina. A causa del traffico eccessivo sin dalle prime ore del mattino, gli  agenti della Stradale hanno dovuto chiudere la SS 36.

Già alle 9 attraverso i pannelli a messaggio variabili installati a Lissone, Carate e Suello sono stati diramati avvisi di intasamento lungo il by pass della galleria Montepiazzo per la riduzione delle carreggiate. L'allarta non ha tuttavia sortito l'effetto sperato.

Dal chilometro 75 in direzione nord il lungo serpentone di veicoli in coda è stato così deviato sulla SS 72, ma non è servito a molto anche per un incidente. Con i funzionari dell'Anas si è quindi deciso di bloccare la circolazione anche ad Abbadia, dirottando tutti sulla Sp 72 in modo da consentire lo sgombero dei tunnel verso Bellano, dove in parecchi sono rimasti bloccati per ore.

Stessa situazione nel traforo San Martino, sotto Lecco, al punto che è stata intedetto pure il tunnel del Monte Barro con conseguente uscita obbligatoria sulla Sp 639 che attraversa Valmadrera e Malgrate. Per il medesimo motivo 11.50 alle 13.40 è stato chiuso l’accesso al raccordo per la Valsassina, dove si era formato un incolonnamento addirittura di 8 chilometri.

Non si è provvduto prima solo per la mancanza di pattuglie, nonostante ai poliziotti di Lecco e di Bellano si siano affiancati i colleghi di Seregno, i carabinieri e i vigili urbani. Nonostante il coordinamento con gli operatori del Cciss, Centro coordinamento informazione per la sicurezza stradale di Roma, il bilancio si è chiuso con ulteriori 20 chilometri di colonna dall’imbocco del raccordo della 36 ad Introbio e altri 13 da Molteno a Lecco.