Como, 15 dicembre 2012 — Una condanna a due anni per Kasem El Masri, 62 anni di Cabiate, medico chirurgo di origine Siriana specialista in Pediatria, nel luglio 2009 aveva eseguito un intervento di circoncisione in anestesia locale a un bimbo di 6 anni residente a Torino. Un anno e dieci mesi la condanna per il padre del piccolo. Il bimbo – che andò incontro a lunghe complicazioni e a danni permanenti - fu portato dal padre che avrebbe approfittato del temporaneo affidamento per fare l’intervento, nonostante più volte gli fosse stato negato il consenso durante la causa di separazione.

L’operazione non andò come avrebbe dovuto: pochi giorni dopo, il piccolo fu nuovamente operato all’ospedale di Torino, senza però riuscire a risolvere completamente la complicanza, e andò incontro a problemi depressivi e comportamentali. I due imputati erano accusati di lesioni aggravate in concorso. Il medico rispondeva anche di falso, per aver redatto un certificato medico in cui per giustificare l’intervento. Il Tribunale di Como ha accolto la richiesta del pubblico ministero Massimo Astori, inasprendo di quattro mesi la condanna per il padre: «Parliamo di un atto di chirurgia – aveva precisato il magistrato nella sua requisitoria – seppure con implicazioni sociali e religiose, ma questo è un processo per lesioni.

di Paola Pioppi