Cantù, 9 novembre 2012 - Cinquantenne, ben vestito, altezza media e senza particolari caratteristiche. Tranne una: la tendenza a compiere atti osceni in presenza di studentesse minorenni che utilizzavano la linea C50 nel tragitto da casa a scuola. Ragazzine che non sempre si accorgevano di quello che accadeva accanto a loro, e che rimanevano quindi ignare dei risvolti fortemente sessuali dell’atteggiamento dell’uomo quando si collocava a poca distanza. 


Fino a qualche giorno fa, quando un’adolescente canturina, vittima delle sgradevoli attenzioni dell’uomo, si è presentata ai carabinieri raccontando cosa accadeva sul bus del doposcuola da qualche tempo. Così nel primo pomeriggio di ieri, due giovani carabinieri della stazione di Cantù, si sono mischiati agli studenti, osservando attentamente tutti gli adulti che salivano e i loro atteggiamenti in cerca di qualche indizio che potesse far risalire all’autore dei fatti raccontati dalla studentessa.
 

Fino ad individuare Predrag Dzonic, quarantanovenne di origine serba, ma da anni residente a Como. I militari lo hanno notato mentre si avvicinava a una delle tante studentesse che utilizzano il bus, con atteggiamenti tali da far spingerli subito a intervenire, ritenendo che fosse l’individuo segnalato dalla ragazzina in precedenza.
L'uomo ha tentato di fuggire, ma è stato fermato, portato in caserma e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. In attesa dell’interrogatorio da parte del gip, Dzonic è in cella con l’ipotesi di violenza sessuale.