Como, 20 settembre 2011 - Possono riprendere i lavori nel tormentato cantiere delle paratie. Ieri la conferenza dei servizi di cui fanno parte Regione Lombardia, Provincia di Como e Comune di Como ha dato il via libera alla riapertura del cantiere, quindi alla prosecuzione dei lavori che erano fermi da oltre sei mesi.

«Abbiamo ratificato - spiega il superdirigente di Villa Saporiti Giuseppe Cosenza - un accordo preso informalmente alcune settimane fa che impone al Comune di Como di avviare il cantiere senza prevedere delle varianti parziali in assenza del progetto definitivo. Il Comune ha sottoscritto questi impegni e quindi i lavori possono proseguire, ma non ci saranno ulteriori varianti se non dopo l’approvazione di un progetto definitivo che mi auguro arrivi il prima possibile. Anche perché era inammissibile continuare a fare progetti e progettini di continuo che avrebbero finito per far perdere semplicemente del tempo».

Con l’accordo tra i due enti la riapertura del cantiere appare ora imminente: «Nel giro di una settimana o al massimo dieci giorni i lavori potranno riprendere così da dare l’impressione ai comaschi che qualcosa si muove. L’importante è non perdere ulteriore tempo», conclude Cosenza. La Regione ieri ha inoltre informato il Comune sull’esito del Concorso d’idee per l’arredo del nuovo lungolago che sarà di competenza di Palazzo Cernezzi. Quindi ancora tutto da decidere sulle varie proposte che sono giunte sul tavolo del Pirellone, a cominciare da quella di Cino Zucchi che aveva inizialmente vinto questo concorso d’idee con un progetto avveniristico ma che in città non aveva avuto il consenso né dalla maggioranza né dalle opposizioni.

Un concorso che, complessivamente, è costato al Pirellone oltre due milioni di euro, soldi che vanno ad aggiungersi a quanto finora è stato speso per la realizzazione delle opere antiesondazione. Intanto ieri sera si è svolta a Palazzo Cernezzi la prima seduta del Consiglio comunale dedicata alla questione Paratie (la prossima è in programma lunedì 3 ottobre).

Presenti i progettisti Renato Conti, Carlo Terragni e Ugo Majone, oltre ai supertecnici Lorenzo Jurina (Politecnico di Milano) e Giovanni Beretta (docente di Idrologia applicata dell’Università di Milano) e all’ingegner Adriana Mai della direzione generale Territorio e Urbanistica del Pirellone. Una seduta nel corso della quale sono stati riferiti, ai consiglieri comunali che a lungo avevano richiesto delucidazioni sul prosieguo dei lavori, lo stato attuale del cantiere sia per quanto riguarda l’aspetto tecnico (quindi quello che succede sotterraneamente) che per l’aspetto esteriore, ovvero l’arredo urbano che dovrà contraddistinguere il lungolago. Una lunga serie di dati, una lunga serie di distinguo per quanto riguarda anche l’arredo urbano. Ma le repliche dei consiglieri comunali sono attese solo tra una dozzina di giorni quando ai consiglieri sarà data la parola.