Sorico, 30 novembre 2010 - «A scanso di equivoci, come rappresentanti del territorio del Pian di Spagna, noi ribadiamo ancora una volta la nostra totale indisponibilità all’eventuale ubicazione in questa zona di una centrale nucleare». È bastata una mozione in Consiglio regionale respinta con 37 voti contrari (Pdl, Lega Nord e Udc) per riaccendere il dibattito sul nucleare in Altolago, al crocevia tra le province di Como, Lecco, Sondrio. La mozione a firma Pd, Sel e Pensionati, discussa e votata al Pirellone lo scorso 23 novembre, chiedeva di «dichiarare il territorio lombardo inidoneo alla possibile localizzazione d’impianti nucleari». Così non è stato (la Regione Lazio, ad esempio, sempre a guida dei partiti di centrodestra, il 24 novembre, si è schierata compatta contro il nucleare, presentata dai Verdi.

Ieri mattina, i sindaci di Sorico Ivano Polledrotti, Gera Lario Vincenzo Del Re ed il presidente della Riserva Naturale del Pian di Spagna Alberto Deghi hanno ribadito, in una nota al vetriolo, «la propria preoccupazione per il futuro del Pian di Spagna dopo l’esito della votazione in Consiglio regionale». Votazione che «rende nuovamente ipotizzabile che si torni nuovamente a prendere in considerazione l’area del Pian di Spagna – a forte vocazione naturalistica – come ubicazione di future centrali nucleari».

 

«Siamo sorpresi e preoccupati», conferma Ivano Polledrotti, primo cittadino nonché assessore provinciale. «Una zona come quella dell’Altolago – si legge ancora nella nota – che già tanto ha dato in termine di infrastrutture pubbliche sul proprio territorio a cominciare da Telespazio – non può essere nuovamente presa in considerazione come destinazione di un eventuale sito atomico lombardo. A favore di tale possibilità si è peraltro schierato chi in campagna elettorale aveva più volte dichiarato di opporsi a questa ipotesi. Sarebbe stato di gran lunga più tranquillizzante un voto unanime di tutto il Consiglio regionale».

Nel pomeriggio, sulla spinosa vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale altolariano Dario Bianchi: «Ero e sono tuttora contrario alla realizzazione di una centrale nucleare nell’area del Pian di Spagna. Torno a ribadire con forza che si tratta di un’ipotesi senza senso. Quella discussa in Consiglio regionale era una mozione strumentale e ideologica, presentata dai partiti della sinistra. Ricordo come io stesso sono stato tra i primi a dire no alla centrale unico in Alto lago, con tanto di gruppo su Facebook, il popolare social network». Pdl, Lega Nord e Udc, in sede di Consiglio regionale, hanno comunque sostenuto la necessità di «non boicottare il ritorno al nucleare». Il dibattito, dunque, è riaperto.