Lomazzo, 31 maggio 2010 - Dodicimila metri quadrati dei complessivi 21mila d’estensione sono stati ristrutturati. In ottomila metri quadrati hanno trovato posto le imprese, con annessi laboratori e uffici, quattromila invece sono stati destinati agli spazi comuni.

 

Questo lo scenario legato al polo scientifico tecnologico realizzato nell’ex complesso Somaini e gestito dalla ComoNext, la società consortile presieduta da Giorgio Carcano e dedita alla gestione del parco tecnologico che con il suo acronimo vuole indicare le nuove sinergie lavorative previste per il futuro.

 

Ieri è stato inaugurato il primo lotto del parco scientifico alla presenza di numerosi esponenti di spicco del mondo italiano dell’economia e della finanza, tra cui Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo; Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo; Giampio Bracchi, presidente della fondazione Politecnico di Milano e Ambrogio Taborelli, presidente di Confindustria Como.

 

Una scelta, quella di voler ristrutturare l’ex cotonificio Somaini, legata alla volontà di mantenere l’originaria destinazione industriale del luogo, che ha avuto un’importanza notevole dal punto di vista storico e produttivo. «Questa giornata, in questo stesso complesso industriale, segna la storia di Lomazzo come cento anni fa - ha ricordato il sindaco Gianni Rusconi - ieri come oggi rappresenta il fiore all’occhiello per la nostra cittadina come per l’intera Lombardia».

 

Quello inaugurato ieri è frutto di un lavoro - progetturale ed economico - iniziato nel 2005 ma che ha visto l’apertura del cantiere solo a marzo dello scorso anno e la conclusione ad un anno esatto di distanza. Le prime imprese infatti si sono insediate a marzo. Gli scenari in vista del futuro sono destinati a cambiare: dalle attuali 13 è previsto un insediamento complessivo di 70 imprese; saranno anche realizzate una mensa e uno spazio comune.

 

L’obiettivo della ComoNext - che ha concretizzato un’iniziativa della Camera di Commercio di Como - è quello di ampliare ulteriormente il polo scientifico perché entro il 2011 possa diventare il «faro tecnologico» della regione Insubrica, ovvero un luogo dove attirare le imprese caratterizzate da contenuti innovativi e basate soprattutto su tecnologie avanzate.

 

«Sono convinto che ComoNext sarà un elemento fondamentale per far ritrovare al nostro territorio orgoglio, consapevolezza e fiducia nella capacità di essere competitivi», ha concluso il presidente della Camera di commercio Paolo De Santis. Per l’intervento sono stati investiti 18 milioni di euro.