Valsolda, la piccola Sistina con vista sul Lago di Como

Nella frazione Castello la chiesa-gioiello, dipinta dal seicentesco Paolo Pagani e da altri artisti del luogo

Gli affreschi che hanno reso famosa la chiesa di San Martino

Gli affreschi che hanno reso famosa la chiesa di San Martino

Valsolda (Como) -  Chi frequenta queste zone la chiama "Piccola Cappella Sistina". Per la ricchezza degli affreschi che decorano la volta, per l’esplosione dei colori, ma soprattutto per quell’effetto mozzafiato che colpisce chiunque metta piede nella chiesa di San Martino, che accoglie i visitatori della frazione Castello di Valsolda. Un nucleo antico, dove oggi vivono stabilmente una settantina di persone, che si raggiunge solo a piedi, dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio alla fine della strada che sale dal centro paese. Siamo a 450 metri di altezza, e la prima cosa che si vede è il panorama sterminato del lago di Lugano, partendo dal suo lato comasco, fino ad abbracciare tutta la parte svizzera.

È lo stesso punto dove nel 1578 fu eretta l’attuale chiesa. La sua struttura è molto semplice: la navata centrale, sei cappelle laterali e un’unica finestra a mosaico che rappresenta il santo a cui l’edificio è dedicato. Ma in contrasto alla linearità stilistica sono le decorazioni: un’intera volta sulla quale il pittore seicentesco Paolo Pagani, nativo proprio di Castello, ha lasciato una vera esplosione barocca, testimonianza ulteriore di come quell’area di passaggio verso la Svizzera sia stata, all’epoca, luogo di importanti botteghe artistiche, tra cui quella dei Fratelli Pozzi di Puria, altra frazione di Valsolda, anche loro chiamati a dare un contributo decorativo che sopravvive ancora oggi. I personaggi si intrecciano, affollano le pareti e la volta, riprendono le scene più importanti della storia religiosa: la Predicazione di San Giovanni Battista, la Condanna a morte delle sante Apollonia, Caterina e Lucia, l’Ascensione della Vergine in prossimità dell’altare, con gli apostoli sopra l’arco trionfale.

La chiesa è aperta ogni giorno dalle 10 alle 18, ma passeggiando tra gli acciottolati della frazione, circondata da un panorama a tutto tondo, in via Jamucci ci si imbatte nel Museo Casa Pagani ( www.museocasapagani.it ), dedicato agli artisti e alla botteghe della Valsolda, aperto solo nei fine settimana.