Basket per bambini con disabilità intellettiva, scende in campo la Pallacanestro Cantù

Progetto di sport e solidarietà insieme alla Nostra Famiglia di Bosisio Parini e alla Unipolsai Briantea84 di Roberto Canali

La presentazione del progetto al Pianella

La presentazione del progetto al Pianella

Cantù, 20 novembre 2014 - Rimbalzano sul parquet insieme a un pallone a strisce i sogni di tanti ragazzi in cura alla Nostra Famiglia di Bosisio Parini, protagonisti insieme ai giganti della Pallacanestro Cantù e agli assi del basket in carrozzina della Unipolsai Briantea84, di un progetto di sport e solidarietà.

L’iniziativa, presentata oggi al Pianella, sche i inserisce nel vasto programma di responsabilità sociale “One Team” sviluppato da Euroleague Basketball con il supporto di Turkish Airlines, prevede lo svolgimento di un corso di avviamento alla pallacanestro per i bambini con disabilità intellettivo-relazionale. Cantù si aggiunge a Milano e Sassari in questo particolare campionato del cuore. Beneficiari dell’iniziativa, che si è meritata i complimenti del board di Barcellona, 16 bambini di età compresa tra 11 e 14 anni, che inizieranno il percorso della Scuola Gioco Basket insieme a due coach d’eccezione: Nicola Brienza, viceallenatore dell’Acqua Vitasnella, e Francesco Cofrancesco, tecnico con ampia esperienza nella pallacanestro giovanile e primo a portare a Cantù lo scudetto con la squadra di basket in carrozzina (1991).

Ambasciatori dell’iniziativa il coach di Cantù, Pino Sacripanti, la stella Stefano Gentile e Ian Sagar, capitano di Briantea84. “Abbiamo accettato con entusiasmo la proposta di partecipare al programma One Team dell’Eurolega, perché ritengo che lo sport debba rivestire anche un’importante funzione sociale – ha sottolineato la presidente della società sportiva, Anna Cremascoli -. Sono certa che, grazie all’impegno dei nostri tecnici e dei nostri testimonial, tanti bambini, che purtroppo si trovano in situazioni di difficoltà, si avvicineranno a uno sport meraviglioso come la pallacanestro e sono altrettanto certa che attraverso la pallacanestro impareranno ad affrontare la vita con coraggio e condivisione”. A fare gli onori di casa anche Alfredo Marson, presidente di Briantea84. “Facciamo sport da 30 anni, ma in momenti come questi abbiamo l’opportunità di salire di livello e di vedere riconosciuta la strada compiuta finora – ha spiegato - perché un progetto che vede in campo forze come queste non può che essere vincente. Aggiungo una cosa che ci fa particolarmente piacere, ovvero che siamo la prima società paralimpica inserita nel programma One Team dell’Eurolega e Ian Sagar, capitano della UnipolSai, è l’unico giocatore di basket in carrozzina presente tra gli ambasciatori. Sono piccole cose, ma danno la misura di quanto a Cantù la pallacanestro sia realmente unita sotto un’unica bandiera, che non fa distinzioni di nessun genere”.

Un progetto applaudito anche dal presidente di Coni-Lombardia, Pierluigi Marzorati, tornato nel suo Pianella che l’ha visto tante volte andare a canestro e alzare coppe, questa volta per un motivo benefico. “E’ un progetto molto importante e sono molto felice di essere stato coinvolto, sia per il mio passato come giocatore della Pallacanestro Cantù, sia oggi come presidente del Coni Lombardia – ha concluso - Sono certo che l’aspetto sociale nello sport debba rivestire un ruolo di primo piano e quindi è significativo che società come la Pallacanestro Cantù decidano di investire energie in questa direzione. Lo sport non è fatto solo per vincere, ma anche come strumento per crescere e diventare persone migliori”.