2009-06-21
LASCIARE COMO per la Cina, ripartire da zero con una lingua, uno stile di vita, una professione dall’altra parte del mondo, agli antipodi del pensiero occidentale. Da sola, a migliaia di chilometri da ogni punto di riferimento. Margherita Errante lo ha fatto, e non tornerebbe mai indietro, almeno per ora. Fotografa, ma anche interprete fino a un paio di anni fa, oggi lavora come freelance per riviste di viaggi e di architettura su cui pubblica i servizi che realizza in giro per la Cina, ma ha anche redatto un corso di lingua cinese per la De Agostini. Alcuni anni fa ha ideato e condotto un programma televisivo per Class CNBC: lavori diversi all’insegna della duttilità e del mettersi in gioco, dove la comunicazione è il denominatore comune.
Tra questi la fotografia al momento si è guadagnata lo spazio più importante.
Dall’1 al 24 settembre tornerà in Italia per esporre una parte dei suoi lavori: l’ex chiesa di San Pietro in Atrio a Como ospiterà “Border Line”, una mostra fotografica sull’architettura cinese a cui parteciperà con alcune tele l’artista Fabrizio Musa.