Milano, 15 giugno 2019 - Secondo dati della Società italiana di diabetologia (Sid), nel nostro Paese i malati di diabete sono 4 milioni, più un milione di persone che ancora non sa di essere malato e altri 7 in condizioni di pre-diabete. In totale, 12 milioni gli italiani toccati da questa malattia. Studi accreditati evidenziano la stretta relazione tra l’elevato consumo di zuccheri e patologie estremamente diffuse come obesità e diabete. Il rapporto tra iperinsulinismo e sintesi di molecole che promuovono la crescita cellulare e l’infiammazione estende il discorso anche alle malattie croniche oncologiche e degenerative. Noto è poi il ruolo dello zucchero nella genesi della carie, demineralizzazione ossea e di avitaminosi, per non parlare di possibili interferenze con le difese immunitarie e con la funzione intestinale.
Per prevenire e contrastare il diabete alimentare vengono investite ingenti risorse finanziarie in ambito sanitario, tanto più che quella malattia si aggancia ad altre problematiche cliniche quali l’aumento del rischio cardiovascolare e le complicanze renali ed epatiche, oculistiche e dermatologiche. Diventa importante sapere fino a che punto il consumo di zucchero è salutare e oltre quale limite è deleterio, per tutelare la salute e per assicurare le risorse sanitarie a generazioni future. Martedì, dalle 18 alle 22, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano, particolarmente attivo sul versante dell’educazione sanitaria collegata agli stili di vita, organizza l’evento accreditato ECM “Lo Zucchero (non) fa male? Processo simulato allo Zucchero”, che si terrà nell’aula magna dell’Università degli Studi di Milano, in via Festa del Perdono.
L’evento è organizzato con il contributo della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e odontoiatri) e in collaborazione con l’associazione “Cultural Frame of food in memoria del prof Vanotti”. Magistrati e avvocati di Milano simuleranno un processo con l’aiuto di esperti e professionisti quali docenti universitari, medici, odontoiatri, tecnologi alimentari ed economisti. Un pasticciere darà voce all’imputato: lo zucchero. Le tesi di accusa e difesa saranno supportate dall’interrogatorio di testimoni e presentazioni scientifiche.