I malanni del calcio restituiti dal tappeto

Adesso è arrivata la goccia che ha fatto saltare gli argini, si trovino però delle soluzioni vere anziché annunciare le solite drastiche prese di posizione

Milano, 15 novembre 2018 -

DOMANDA:

Che sia una categoria poco simpatica in qualsiasi disciplina sportiva non si può negare, ma quanto avvenuto su un campo da calcio di Promozione è veramente il segnale che così non si può andare avanti. Un ragazzo di 24 anni ha rischiato la vita per una brutale aggressione: non si può andare avanti di questo passo. Certo il calcio non è che l’emanazione della società odierna, ma questi ragazzi che la domenica fanno i direttori di gara più per passione che per lucro meritano tutele diverse. Gianni, Sondrio

RISPOSTA:

Ops, la polvere è uscita dal tappeto. Si è scoperto che nelle serie minori di calcio gli episodi di violenza sono all’ordine di ogni domenica ed essendo tante le partite sono molto più ricorrenti che nell’élite. Ma quello che è successo in Promozione nel Lazio non è che la punta di un iceberg. Fino alla domenica precedente quanti episodi analoghi sono accaduti nei campi d’Italia? La realtà è che questo problema è da tempo presente e basterebbe andare a guardare i provvedimenti presi settimanalmente dal giudice sportivo per capire che la misura era colma da tempo, così come ben presenti motivi di preoccupazione. Adesso è arrivata la goccia che ha fatto saltare gli argini, si trovino però delle soluzioni vere anziché annunciare le solite drastiche prese di posizione per poi tornare daccapo nell’arco di un paio di settimane. Più che la punizione in questo caso deve essere esemplare la ristrutturazione. ivano.costa@ilgiorno.net