Vaccino, la speranza richiede prudenza

Pareva che si fosse lì lì per trovare la soluzione, una gara ad arrivare primi nella produzione del vaccino che ha sollevato più di un sospetto, e invece si è dovuto registrare uno stop

DOMANDA:

Non so come valutare la notizia che una sperimentazione del vaccino abbia dato problemi. Da una parte mi rendo conto che ciò significa che i controlli sono rigorosi, dall’altra però non vorrei fosse l’inizio di una serie di esiti incerti che ritarderanno l’arrivo di questo vaccino... Dario B., Milano

RISPOSTA:

E adesso che si fa. Pareva che si fosse lì lì per trovare la soluzione, una gara ad arrivare primi nella produzione del vaccino che ha sollevato più di un sospetto, e invece si è dovuto registrare uno stop. Fermata una sperimentazione. Quantomeno segnale che le cose vengono fatte con criterio tanto che c’è stato un annuncio ufficiale. Restano altri concorrenti in corsa per arrivare al traguardo, ma dopo mesi di lezioni da parte di immunologi e virologi su qualsiasi organo di informazione, ormai tutti – almeno quelli che credono che il virus non sia un’invenzione per renderci schiavi – dovrebbero essere ben consci che già arrivare a una conclusione per la primavera prossima è una forzatura dei tempi. Figuriamoci allora se un intoppo non ci può stare. Pensare che un domani basta un “zic” e i problemi sono risolti potrà anche essere un conforto, ma per ora più che cercare questa scappatoia vale la pena concentrarsi sulle poche regole che abbiamo compreso, sulla nostra pelle, possono funzionare per tenere la situazione sotto controllo. ivano.costa@ilgiorno.net