L’inverno caldo dei pendolari tra treni e bus

La situazione è talmente evidente che nessuno più nega che il servizio di trasporto ferroviario regionale non sia all’altezza delle richieste in Lombardia

Milano, 6 dicembre 2018 

LETTERA

Tutti presi dal Ponte dell’Immacolata, ma vedrete lunedì che succederà con l’entrata in vigore dell’orario invernale e il piano di emergenza di Trenord. Tempo un giorno e poi scatteranno le solite proteste, si registreranno i soliti guasti e ritardi. Non ci si vuole rendere conto che ormai la nostra regione ha bisogno di un servizio di trasporto ben diverso, invece per cercare di salvare l’esistente si tornano a far correre i pullman. Diego, Cremona

RISPOSTA

La situazione è talmente evidente che nessuno più nega che il servizio di trasporto ferroviario regionale non sia all’altezza delle richieste in Lombardia. Il problema è come si potrà uscire dalle “secche”, perché anche il piano di emergenza che sarebbe stato messo a punto per il semestre da questo mese a giugno 2019 non solo prevede una sostituzione delle corse con pochi passeggeri con un servizio bus, ma presenterebbe anche dei costi che non consentiranno certo investimenti. In sostanza ai pendolari viene chiesto per l’ennesima volta di pazientare. Da lunedì proveranno con mano gli effetti dell’entrata in vigore dell’orario invernale, poi si vedrà. C’è da aspettarsi un inverno “caldo”, in linea con quanto registrato in queste ultime settimane perché di nuovi convogli non si vede ancora l’ombra e la questione manutenzione resta in sospeso. In compenso sulle strade correrà qualche bus in più. ivano.costa@ilgiorno.net