Il disastro di Pioltello e la necessità di trovare la verità

Capire esattamente cosa sia successo è un passo indispensabile per fare in modo che quel che è accaduto non si ripeta

Milano, 23 aprile 2018 -

DOMANDA:

Caro direttore, dopo l’incidente ferroviario di Pioltello dello scorso gennaio abbiamo pianto tutti i tre morti e ci siamo chiesti come sia stato possibile. Ora però dobbiamo pensare anche ai vivi, ai sopravvissuti. E fa davvero riflettere leggere, come abbiamo appena letto, che molti di loro non riescono a superare il trauma, a riprendere una vita normale, a risalire sul treno per andare a lavorare. Sono danni enormi, e forse impossibili da risarcire. Matilde G., Milano

RISPOSTA:

Ci sta provando un pool di psicologhe a rimettere in equilibrio l’animo di centinaia di persone devastate da un incidente ferroviario assurdo, che ha seminato morte e disperazione. Ci stanno provando con una serie di sedute e di incontri. Nota a margine: lo fanno gratuitamente, per spirito di servizio, con la voglia di aiutare concittadini in difficoltà. Anche per loro, per i vivi intendo, l’accertamento delle responsabilità non ristorerebbe soltanto la più che legittima sete di giustizia, ma aiuterebbe a riprendere una vita normale o quasi normale. Mi spiego: capire esattamente cosa sia successo è un passo indispensabile per fare in modo che quel che è accaduto non si ripeta. Per questo l’esigenza di verità è urgente e assoluta. Sappiamo che la Procura della Repubblica di Milano sta indagando su molti aspetti da tenere in considerazione, e che questo richiederà tempo. Ma vogliamo sperare che presto possa iniziare il processo. sandro.neri@ilgiorno.net