C’è un Topolino in tutti noi. Va solo risvegliato

Topolino con la sua razionalità, col suo modo di essere anche fin troppo compassato ha la capacità di risvegliare qualcosa di nascosto, profondo, che è un po’ quella parte bambina che resiste in noi

Milano, 19 ottobre 2018 -

DOMANDA:

Se penso che è stato un mio compagno d’infanzia, che l’ho fatto scoprire ai miei figli e ai miei nipoti mi rendo conto che Topolino è un mio compagno di vita. È quasi incredibile che un fumetto, o un disegno animato, riesca a mettere d’accordo tutte le generazioni. Credo siano pochi coloro che non si sono mai ritrovati a leggere le sue avventure. E piaccia o no, riesce sempre a trasmettere qualcosa che mette d’accordo tutti. Non si può che fargli gli auguri di altri splendidi novant’anni. Roberta, Milano

RISPOSTA:

Alla fine, anche se sei cresciuto, e regali le sue storie ai nipotini, un’occhiata gliela dai. Perché Topolino con la sua razionalità, col suo modo di essere anche fin troppo compassato ha la capacità di risvegliare qualcosa di nascosto, profondo, che è un po’ quella parte bambina che resiste in noi al passare degli anni e delle delusioni. In novant’anni pure lui è cambiato, ma questa capacità gli è rimasta. Resta l’amico sul quale si può contare, quello affidabile che sarà pure noiosetto ma che non esita a mettersi in gioco sempre se c’è da risolvere un problema. Certo, sempre nel rispetto delle regole. Non sarebbe Topolino, altrimenti. Ha però un grande punto a suo favore: non dice mai ciò che è giusto o è sbagliato, vive l’avventura secondo i suoi schemi e alla fine con il suo esempio ti dà l’idea di cosa può essere giusto, spetta a chi legge trovare significato. Per questo gli anni sono volati dalla comparsa della prima striscia e tutti i cambiamenti vissuti dal “topo” sono passati quasi inosservati. Novant’anni insieme? Se ne vivranno molti di più. ivano.costa@ilgiorno.net