Telemedicina, le nuove frontiere

Le nuove frontiere della medicina e della sanità che utilizzano la connessione 5G stanno diventando realtà

Milano, 14 novembre 2019 - Telemedicina, ambulanze connesse e interventi chirurgici a distanza: le nuove frontiere della medicina e della sanità che utilizzano la connessione 5G stanno diventando realtà grazie alla bassissima latenza, alla banda ultralarga e all’alta affidabilità del 5G. Il Ministero dello sviluppo economico ha avviato la sperimentazione di 41 progetti, in collaborazione con Vodafone, per utilizzare nel quotidiano la rete ultraveloce. Una delle prime applicazioni riguarda la telemedicina, che permette al medico di visualizzare da remoto i parametri vitali di un malato cronico, grazie a una maglietta dotata di sensori che rilevano il battito cardiaco del malato.

I dati vengono mandati all’ospedale, a una velocità tale da consentire la trasmissione in tempo quasi reale. Vodafone ha sviluppato anche prototipi di ambulanze fornendo i soccorritori di occhiali dotati di videocamera che trasmettono le immagini all’ospedale e alla centrale del 118 per fare una diagnosi già durante il primo soccorso. Infine l’intervento chirurgico da remoto, eseguito da Matteo Trimarchi, otorinolaringoiatra del San Raffaele di Milano, che a distanza ha rimosso un polipo alle corde vocali su una laringe sintetica, azionando il laser e le pinze manipolatrici del robot da remoto e ricevendo allo stesso tempo un video stereoscopico dell’area di intervento. Un progetto di telechirurgia robotica che consente a un chirurgo di operare in remoto assistito dalla sua équipe in sala operatoria, realizzato da Vodafone con l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e l’Ospedale San Raffaele.