SuperLega, molto meglio fra un mese

Quello a cui stiamo assistendo non è solo un terremoto mediatico

Milano, 20 aprile 2021 - 

LETTERA

Caro Direttore, al di là che la Superlega sia una cosa giusta, non sarebbe stato opportuno ufficializzarla al termine della stagione calcistica? Infatti si devono ancora assegnare le coppe europee e i campionati non sono ancora terminati. C’è il rischio di immediate sanzioni che possono cambiare i risultati ottenuti sul campo? Paolo, da il giorno.it

RISPOSTA

Effettivamente quello a cui stiamo assistendo non è solo un terremoto mediatico. Sarebbe bastato aspettare un mese e poi discutere della necessità di un’altra competizione internazionale qual è la SuperLega. Invece dopo l’annuncio di domenica sera la sensazione è che presto ci si possa spostare dal campo di gioco alle aule dei tribunali, viste le reali minacce di sanzioni sportive che la stessa Uefa e le varie federazioni hanno prospettato alle società coinvolte, come pure ai giocatori tesserati. Questi potrebbero anche non poter partecipare alle gare con le proprie Nazionali. E siccome fra meno di due mesi cominceranno gli attesissimi Europei il rischio del caos totale è concreto. E questo per non dire cosa succederebbe se fossero negati gli scudetti alle società aderenti al nuovo progetto. In Italia, l’Inter sarebbe la prima a pagarne le conseguenze. Dunque la domanda è: c’è davvero bisogno della SuperLega adesso? I bilanci delle nobili del calcio europee presentano falle enormi. Ma il nuovo progetto, alla luce di quanto elencato, andrebbe ad arricchire i soliti noti impoverendo il gioco più amato del mondo, che è il gioco di tutti.

mail: sandro.neri@ilgiorno.net