Di emergenza in emergenza lo smog resta

Da anni, in questo periodo, ci si ritrova sempre nella stessa condizione

LETTERA:

ilano alza l’asticella dei divieti per abbattere lo smog nell’aria. Anche questa storia dei dieci giorni consecutivi di superamento della soglia d’allerta necessari per far scattare i divieti mi sembra un artificio. È che ogni decisione in fatto di traffico e divieti è impopolare. Fabio L., Milano

RISPOSTA:

Si gioca d’anticipo facendo scattare i divieti di secondo livello. Ma tutti sono ben consapevoli che questo ulteriore giro di vite al traffico possa cambiare poco se continuerà a persistere una condizione meteo che favorisce l’accumulo degli inquinanti. Questo non vuol dire che allora tanto vale affidarsi alla clemenza dei venti e delle perturbazioni per spazzare via il problema dell’aria pessima che respiriamo. Piuttosto dovrebbe far riflettere sul fatto che da anni, in questo periodo, ci si ritrova sempre nella stessa condizione. È un’emergenza che si rinnova e ridà tono a conclusioni arcinote: chi dice che servirebbe una sorta di piano Marshall per risolvere il problema, chi si scaglia contro gli interventi “spezzatino” che alla fine pochi rispettano e contribuiscono solo ad aumentare l’insofferenza verso certe imposizioni, chi specifica che non è solo una questione legata al traffico, chi se la prende con altri sprechi. Tante sfaccettature che alla fine una sintesi dovrebbero pur trovare. Finora non è accaduto. ivano.costa@ilgiorno.net