Migliaia di siti sul coronavirus: rischi elevati

Sono quasi 4.000 i siti internet registrati in Italia dall’inizio di febbraio e dedicati in modo specifico al virus

Milano, 21 maggio 2020 - L'informazione on-line è cresciuta enormemente in epoca Covid-19. Sono quasi 4.000 i siti internet registrati in Italia dall’inizio di febbraio e dedicati in modo specifico al virus. Stando a una rilevazione di Registro.it, l’anagrafe dei domini che terminano in .it, le parole più usate per i domini sono: coronavirus, covid19, covid, mascherine, mask, virus, mascherina, Italia, free, antivirus.

Da una parte questa impennata è indice di potenziamento dell’offerta informativa, dall’altra è fonte di ulteriori rischi di disinformazione, visto che tantissimi contenuti si rivelano inattendibili. Peraltro, questi domini risultano spesso riconducibili a spammer o cyber criminali, che li utilizzano per finalità subdole. Per monitorare casi del genere, Registro.it sta collaborando con le istituzioni e le autorità competenti impegnate nel contrasto al crimine informatico. Nella classifica delle regioni nelle quali sono stati creati questi siti sul Covid-19, al primo posto c’è la Lombardia, che brilla soprattutto per il primato di Milano.

Nella graduatoria seguono Lazio ed Emilia-Romagna. Il dato è in linea con i precedenti, perché si tratta di regioni che già contavano prima dell’attuale emergenza il maggior numero di registrazioni di domini .it. Gran parte dei siti presi in esame è stata registrata da persone fisiche, poi da società o imprese individuali e infine da liberi professionisti, mentre soltanto pochi domini vengono registrati da enti no-profit. Quanto ai contenuti pubblicati su questi siti, essi variano dalle informazioni sanitarie a quelle riguardanti le vendite on-line.