Senso civico è anche prestare aiuto

Il caso delle due ragazze aggredite - e non aiutate - a Brescia impone una domanda: che cittadini siamo?

Milano, 5 luglio 2019

DOMANDA

Non è la prima volta che accade. Cinicamente si potrebbe dire che è andata quasi bene: non c’è stato chi si è fermato a fotografare o filmare la scena con lo smartphone (almeno non parrebbe) senza preoccuparsi d’altro. Resta il fatto che due ragazze in difficoltà hanno chiesto aiuto e nessuno ha prestato loro soccorso. La denuncia presentata dalla giovane è più che giusta, un’indagine su cosa sta accadendo a questa nostra società sarebbe la risposta minima, al di là dell’indignazione.

Giovanni P, Milano

RISPOSTA

Passata l’indignazione, resterà una carta bollata che forse non porterà a nulla considerato che è una denuncia contro ignoti. Ma lo schiaffo che due giovani donne hanno deciso di dare alla società almeno si è sentito. In difficoltà, vittime di un’aggressione, hanno chiesto aiuto e tutti hanno tirato dritto. Sarebbe interessante risalire a queste persone e sentire perché hanno finto di non vedere e sentire. Fatto accaduto a Brescia. Ma sarebbe un errore circoscrivere la questione al luogo. La denuncia è un richiamo a tornare ad essere umani. Ed ha ancora più forza se si pensa che non più tardi della settimana scorsa il capo della Procura di Varese nel dare conto di interventi a tutela di bambini picchiati e abusati ha sottolineato come molti sapessro e nessuno abbia denunciato quell’orrore, prolungando così le sofferenze di quesi piccoli. Per le due ragazze vale lo stessa domanda: ma che cittadini siamo?