Se la colpa è sempre del sindaco

Il caso di Stefania Bonaldi, prima cittadina di Crema, indagata per il ferimento all'asilo di un bimbo può essere un boomerang per la collettività

Caro Direttore, a Crema l’incidente accaduto a un bimbo di 18 mesi all’asilo comunale vede indagato il sindaco. Che rischia addirittura un processo. La sua colpa? Non aver impedito che la porta antincendio non sbattesse. Siccome lo faceva, le ferite del bambino sono sua responsabilità... Marco, da ilgiorno.it

Risposta

Il fatto che un bambino all’asilo possa ferirsi è poco commendevole. Ogni genitore ha il diritto di pensare che suo figlio sia in un ambiente sicuro, seguito e sorvegliato da persone comepetenti e attente. Eppure è oggettivamente impossibile chiedere a un sindaco di verificare il funzionamento delle porte di ogni edificio comunale aperto al pubblico. Sicuramente esisterà un responsabile tecnico-operativo incaricato di verificare che tutto fosse in ordine. Quanto successo a Crema e al sindaco Stefania Bonaldi, indagata dopo l’episodio avvenuto l’ottobre scorso, rischia di tramutarsi in un boomerang per la collettività. Già sono pochi quelli disponibili a impegnarsi in politica nei comuni, dove le soddisfazioni sono poche e i rischi tanti. Basti ricordare l’eterna polemica sul reato di abuso d’ufficio, spauracchio di ogni primo cittadino. Se oggi imputiamo a un sindaco l’obbligo di vedere tutto e di sapere tutto rischiamo davvero che a candidarsi siano soltanto dei temerario o degli aspiranti martiri. La mancanza di candidati per le comunali alle porte nelle realtà più piccole è il segno di una crisi istituzionale cui porre subito rimedio.