Scuola. C’è un difetto di rispetto

C’è una statistica, uno studio per tutte le necessità

Milano, 10 novembre 2018 -

LETTERA

Dalle sedie contro la prof agli sputi di un genitore ripreso perché giunto in ritardo a prendere il figlio a scuola, in questi giorni in cui è stato dato grande spazio all’indagine sulla qualità degli istituti italiani, credo sia importante non scordare l’urgenza di riportare pace nell’approccio tra studenti e insegnanti. Più che dar conto di qualche eccellenza in campo scolastico (riservata a pochi) e tanti sei meno meno, preferirei vedere una media dell’otto in tutti gli ambiti a dimostrazione di una preparazione più solida. Nicoletta, Mantova

RISPOSTA

C’è una statistica, uno studio per tutte le necessità. Quello condotto dall’americana Varkey Foundation in 35 Paesi del mondo giunge alla conclusione che l’Italia è tra le nazioni dove il rispetto per chi insegna è tra i più bassi. Si vede relegata al 33° posto sui 35 esaminati. Considerato che la Fondazione è tra le più note e collabora a progetti Unesco e Unicef, il dato che emerge qualche riflessione deve per forza innescarla senza per questo demonizzare una scuola piuttosto che un atteggiamento. É evidente che si deve giungere a una riappacificazione del rapporto prof-studenti che in primo luogo passa da una collaborazione diversa tra istituti e famiglie. Basta leggere lo scambio di messaggi sui gruppi di genitori in chat per capire da dove partire e non stupirsi o scandalizzarsi se poi accadono certe cose. ivano.costa@ilgiorno.net