Lezioni a dita incrociate

Milano, 14 settembre 2020 - 

DOMANDA:

Devo dire che l’incontro con il preside ci ha tranquillizzato: non ci ha nascosto le difficoltà che la scuola ha, ma ha cercato di portare calma e far capire a noi genitori che l’operazione rientro può funzionare se tutti svolgeranno la propria parte con attenzione. Sarà un anno... “sperimentale”. Anna G. Milano

RISPOSTA:

A dita incrociate. Consapevoli che se salta il sistema sarà un bel guaio, ma così come abbiamo voluto che l’estate regalasse comunque qualche giorno di vacanza, si farà di tutto perché queste mese segni il ritorno a scuola. Le incognite non mancano, è lo stesso virus con il suo comportamento bizzarro a dettarle. Noi ci abbiamo messo del nostro caricando la complessa operazione di rientro di una serie infinita di domande, alcune più che logiche, altre al limite del pretestuoso in un gioco delle parti che in questo periodo non ha certo portato serenità. E così al primo giorno di scuola sarà difficile stabilire se a prevalere è l’emozione del ritrovarsi o la paura e la preoccupazione e chi siano più agitati tra alunni, genitori, docenti e presidi. Dita incrociate, allora. E staremo a vedere. Dopo un anno finito alla “viva il parroco” i ragazzi hanno parecchio da recuperare e sono chiamati anche a mostrarsi responsabili. A loro l’augurio di un buon lavoro, quest’anno per loro può diventare anche scuola di vita. ivano.costa@ilgiorno.net