Scegliere la scuola. Che impresa

È uno dei passaggi più delicati, con tante ripercussioni non solo sul futuro impiego, quanto sull’autostima in una fase delicata come quella dell’adolescenza

Milano, 8 gennaio 2020 - 

LETTERA

Figlio alle prese con la scelta della scuola superiore. Inizia la serie di Open Day. Il fatto è, per esperienza con la primogenita. che valutate così le scuole sembrano tutte eccezionali. Dopo iniziano i dolori... Dante I., Milano

RISPOSTA

È uno dei passaggi più delicati, con tante ripercussioni non solo sul futuro impiego, quanto sull’autostima in una fase delicata come quella dell’adolescenza. La scelta della scuola superiore è un tassello delicato da inserire nella vita di un ragazzo. Iscriversi a un indirizzo di studio che risulta impercorribile al punto da far maturare un ritiro è un passaggio che lascia il segno. Oggi con tutti gli Open Day organizzati dai vari istituti è forse più facile orientarsi, resta il fatto che tante opportunità di scelta nascondono sempre l’insidia di creare un po’ di confusione per cui alla fine la scelta è sempre una questione “di famiglia”, con i genitori nell’ingrato ruolo di fare da consiglieri tenendosi al tempo stesso a debita distanza. Visti i dati, nel primo biennio di Superiori si gioca gran parte del futuro scolastico di un ragazzo, è proprio questo il periodo che vede il maggior numero di abbandoni e bocciature con tutte le ripercussioni immaginabili. Meglio andare oltre le “luci” degli Open Day e scegliere con calma.